“INPS LE ACCREDITA 480 EURO SUL CONTO”: tutto vero, ufficiale da Agosto I Bonus diretto sul C/C per TUTTI, non devi far niente, solo spenderli
Bonus mamme - (pexels) - IlFogliettone.it
Arriva il Bonus mamme 2025, 480 euro per lavoratrici autonome e precarie: un sostegno per la genitorialità
Con il Decreto Omnibus approvato il 20 giugno 2025 dal Consiglio dei Ministri, arriva un nuovo bonus pensato per rafforzare le politiche a sostegno della natalità e della genitorialità. Il contributo economico, pari a 480 euro, è una misura una tantum destinata a una specifica categoria di lavoratrici: madri con contratti di lavoro precari o autonome, che troppo spesso si trovano escluse dalle agevolazioni destinate alle dipendenti stabili.
Il bonus si rivolge esclusivamente alle donne lavoratrici, e in particolare a chi ha un contratto a termine oppure lavora come autonoma o libera professionista, a condizione che sia iscritta a una cassa previdenziale privata. L’obiettivo è quello di ridurre il divario di tutele che colpisce le madri che, pur lavorando, vivono in condizioni di incertezza economica e di minori garanzie previdenziali rispetto ad altre categorie.
Per poter accedere al bonus è necessario essere madre di almeno due figli. Il sostegno sarà concesso fino al decimo anno di età del figlio più piccolo, in caso di due figli, e fino al diciottesimo anno nel caso di famiglie con tre o più figli. Altro elemento fondamentale è la soglia reddituale, fissata a un massimo di 40.000 euro annui. Le lavoratrici che rientrano in questo limite potranno accedere al beneficio una volta avviata la procedura di richiesta.
L’importo complessivo dell’incentivo è pari a 480 euro, suddivisibile idealmente in 40 euro mensili per un anno, ma versato in un’unica soluzione. Il pagamento avverrà nel mese di dicembre 2025. Sebbene il contributo sia simbolico e non destinato a coprire integralmente le spese familiari, rappresenta un aiuto concreto per molte madri che devono affrontare il costo crescente della vita senza una piena stabilità occupazionale.
Come presentare la domanda per ottenere il bonus
Le interessate dovranno inoltrare la domanda personalmente, rivolgendosi all’INPS nel caso di lavoratrici autonome o precarie iscritte alla gestione separata. Le libere professioniste, invece, dovranno inviare la richiesta alla propria cassa previdenziale. Non è previsto l’intervento del datore di lavoro per la gestione della pratica, a differenza di quanto accade con altri strumenti fiscali o contributivi.
Al momento non è ancora possibile presentare ufficialmente domanda. Si è infatti in attesa della pubblicazione del decreto attuativo, che specificherà nel dettaglio le modalità, i tempi e i documenti richiesti per accedere alla misura. Solo con questo provvedimento sarà possibile avviare la procedura e avere conferma definitiva degli adempimenti necessari.

Cosa fare nell’attesa della pubblicazione ufficiale
In previsione dell’apertura delle domande, è consigliabile che le potenziali beneficiarie inizino a raccogliere i documenti utili. Tra questi rientrano l’ISEE aggiornato, i certificati di nascita dei figli, la documentazione reddituale e i dati relativi all’iscrizione previdenziale. È inoltre utile monitorare costantemente il sito ufficiale dell’INPS o rivolgersi a un patronato o a un consulente del lavoro per ricevere assistenza tempestiva.
Il bonus da 480 euro rappresenta un passo avanti nel riconoscimento delle difficoltà che incontrano molte madri lavoratrici, specialmente quelle meno tutelate. Sebbene si tratti di un intervento limitato, rientra in un piano più ampio di attenzione alle politiche familiari e alla parità di accesso alle risorse, in un momento in cui il sostegno alla genitorialità è sempre più al centro dell’agenda sociale e politica.
