UFFICIALE – AGENZIA DELLE ENTRATE, via alla PRESCRIZIONE TOTALE: non si pagano più queste tasse I Annullamento da fine Luglio, ecco quanti soldi risparmi
Agenzia delle Entrate (Focus) IlFogliettone
Buone notizie per molti contribuenti che quest’anno non dovranno più pagare alcune vecchie pendenze. Cosa c’è da sapere.
L’Agenzia delle Entrate è l’organo fiscale con il compito di assicurare l’adempimento degli obblighi tributari da parte di cittadini e imprese. Le sue funzioni principali includono la gestione dei tributi, l’accertamento di eventuali evasioni o elusioni fiscali.
Si occupa anche della gestione del contenzioso tributario e la riscossione dei tributi. L’Agenzia fornisce assistenza ai contribuenti, elabora dichiarazioni e atti, gestisce banche dati e promuove la conformità spontanea alle norme fiscali.
Nonostante gli sforzi, l’evasione fiscale rimane una piaga per le casse dello Stato italiano. Sebbene sia stato raggiunto un record nel recupero, con 33,4 miliardi di euro confluiti nelle casse dello Stato grazie all’attività delle due Agenzie, il fenomeno è ancora di vaste proporzioni. Secondo alcune stime, l’ammontare complessivo delle tasse non versate in Italia sarebbe ancora elevatissimo.
Il gap è stimato in circa 96 miliardi di euro tra mancate entrate tributarie e contributive. Le regioni del Centro-Sud, in particolare, mostrano un debito pro capite da riscuotere significativamente più alto rispetto al Nord Italia.
La prescrizione delle tasse
La prescrizione delle tasse non pagate è un meccanismo legale che stabilisce un termine massimo entro il quale l’ente creditore, come l’Agenzia delle Entrate, può richiedere il pagamento di un debito fiscale. Trascorso questo periodo, senza che siano stati compiuti atti interruttivi della prescrizione (come l’invio di una cartella esattoriale o un sollecito di pagamento), il diritto alla riscossione del debito si estingue, e il contribuente non è più tenuto a versare l’importo.
I termini di prescrizione variano a seconda della tipologia di tributo. Per le imposte dirette come IRPEF e IVA, il termine di prescrizione è generalmente di dieci anni. Per altri tributi, in particolare quelli locali, e per i contributi previdenziali (INPS, INAIL), la prescrizione si verifica solitamente dopo cinque anni.

Buone notizie per molti contribuenti
Il 2025 porta buone notizie per molti contribuenti: si prospetta, infatti, la prescrizione automatica per diversi debiti fiscali, liberando da vecchie pendenze. Tra questi rientrano il bollo auto, la TARI, l’IMU e i contributi INPS che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione non abbia riscosso entro i termini di legge. Non è necessaria alcuna azione da parte del contribuente, poiché l’annullamento avviene d’ufficio, in quanto la legge stabilisce che le cartelle esattoriali non riscosse entro i termini decadono automaticamente.
Per i debiti con prescrizione quinquennale, come l’IMU, la TARI e i contributi INPS, se sorti nel 2020 e privi di atti interruttivi, la loro esigibilità si estinguerà nel corso del 2025. Per il bollo auto, invece, il termine è di tre anni.
