ELIMINIAMO TUTTI GLI AUTOVELOX: pazzesco, Giorgia Meloni avalla la Riforma epocale I Non te ne dovrai mai più preoccupare
Autovelox(Pixabay) IlFogliettone
Possibili novità importanti che vedono protagonisti i tanto temuti rilevatori di velocità su strade e autostrade. Cosa sta succedendo.
L’evoluzione degli autovelox ha segnato un percorso significativo, trasformandoli da semplici strumenti di rilevazione a complessi sistemi di controllo del traffico. I primi modelli erano spesso dispositivi fissi, basati su tecnologie radar o a induzione magnetica, che misuravano la velocità dei veicoli in transito.
La loro efficacia era limitata dalla necessità di un operatore e dalla scarsa portabilità. Con il passare del tempo, la tecnologia si è affinata. Sono stati introdotti autovelox mobili, in grado di essere spostati e installati rapidamente, e sistemi laser, più precisi e meno influenzabili dalle condizioni meteorologiche.
L’integrazione di fotocamere digitali ha permesso di registrare automaticamente le infrazioni, eliminando l’intervento umano diretto nella fase di documentazione. Oggi, l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando ulteriormente il settore.
Questo permette un monitoraggio più sofisticato e mirato delle strade. L’impiego dell’AI consente inoltre di gestire grandi volumi di dati, rendendo i sistemi più efficienti nel processare le infrazioni e nell’identificare eventuali anomalie. Questa evoluzione mira a migliorare la sicurezza stradale non solo attraverso la sanzione delle violazioni, ma anche fornendo dati preziosi per l’analisi del traffico e la pianificazione di interventi mirati.
Cassazione: omologazione e taratura
L’omologazione di un autovelox è un processo tecnico-legale che certifica la conformità dell’apparecchio a precise specifiche costruttive e funzionali stabilite dalla normativa. È una verifica complessa, condotta una tantum su un prototipo, che garantisce che lo strumento sia idoneo all’uso per accertare le violazioni. Senza omologazione, l’autovelox non può essere legalmente utilizzato per elevare sanzioni.
La taratura, invece, è un controllo periodico, solitamente annuale, volto a verificare che l’autovelox mantenga nel tempo la sua precisione di misurazione. La Corte di Cassazione, con diverse sentenze, ha ribadito con forza la distinzione tra “approvazione” e “omologazione”, affermando che la sola approvazione ministeriale non è sufficiente a rendere valido un autovelox per fini sanzionatori.

Novità sugli autovelox
L’uso degli autovelox ha generato molte polemiche, spesso percepiti come strumenti per incrementare le entrate comunali piuttosto che per la sicurezza stradale. La mancanza di una normativa uniforme ha portato a gestioni autonome. Per ovviare a ciò il Parlamento ha approvato un emendamento al Decreto Infrastrutture: tutti gli autovelox dovranno essere registrati e i loro dati pubblicati in un registro online gestito dal Ministero dei Trasporti.
I Comuni che non si adegueranno entro 60 giorni vedranno le relative multe annullate. In aggiunta, sono state introdotte nuove regole sulla segnaletica. Nei tratti extraurbani, i cartelli che preannunciano l’autovelox dovranno essere posizionati ad almeno 200 metri di distanza, mentre nei centri urbani a 75 metri. Sarà vietato nascondere i dispositivi, garantendo la loro piena visibilità. Queste misure mirano a promuovere la trasparenza e a ribadire che l’obiettivo principale degli autovelox è la prevenzione degli incidenti
