ULTIM’ORA – DIVIETO DI BALNEAZIONE: il mare da paradiso è in BLACK LIST I Vacanze saltate per milioni di bagnanti
Mare (Pexels) IlFogliettone
Notizie tutt’altro che positive arrivano da molte coste siciliane dove è scattato il divieto di balneazione. Che cosa è successo.
La Sicilia si afferma sempre più come una gemma nel turismo mondiale. L’isola affascina con le sue incantevoli coste mediterranee, ideali per l’estate, e un vastissimo patrimonio artistico e culturale che attira visitatori in ogni periodo dell’anno.
La sua storia millenaria e i paesaggi mozzafiato catturano l’attenzione di ospiti da ogni parte del globo. L’offerta turistica è ulteriormente arricchita da una rinomata enogastronomia siciliana, celebre per i suoi sapori autentici e le profonde tradizioni culinarie.
Questa combinazione irresistibile di mare cristallino, cultura millenaria e cucina d’eccellenza posiziona la Sicilia tra le destinazioni globali da non perdere. Il successo è evidenziato dai recenti dati: la Sicilia ha superato i 21,5 milioni di presenze turistiche, registrando un notevole incremento del 4,2% rispetto all’anno precedente. Già nel primo semestre del 2025, le presenze hanno superato gli 8 milioni, a riprova di una crescita costante e di un interesse che va oltre i mesi estivi.
Il settore turistico si conferma un motore economico cruciale per la regione. Il PIL turistico dell’isola si attesta intorno ai 2,6 miliardi di euro, rappresentando circa il 3% del PIL totale siciliano. Ogni visitatore contribuisce in modo significativo, sottolineando l’importanza strategica del turismo per lo sviluppo e la prosperità dell’isola.
Le analisi di Goletta Verde
Goletta Verde di Legambiente continua il suo monitoraggio delle coste italiane, puntando il dito contro inquinamento, inefficienze nella depurazione e illegalità ambientali. La campagna è focalizzata sull’identificazione di scarichi abusivi e criticità ecologiche, con l’obiettivo di promuovere la salvaguardia dell’ecosistema marino.
In Sicilia, i risultati di Goletta Verde rivelano purtroppo una situazione spesso allarmante. Molti dei campioni prelevati, specialmente in prossimità delle foci dei corsi d’acqua, superano i limiti di legge per la balneazione. Questi dati sottolineano gravi carenze nel sistema di depurazione dell’isola e evidenziano l’urgente necessità di investimenti in infrastrutture.

Sicilia, attenzione al mare inquinato
Recenti analisi condotte lungo le coste siciliane rivelano una situazione critica: circa la metà dei campioni d’acqua prelevati supera i limiti stabiliti dalle normative italiane ed europee. Le cause principali sono da ricondurre a scarichi fognari non depurati, reflui industriali e fenomeni di erosione costiera. Le province di Palermo, Catania e Messina sono le più colpite, con la presenza di batteri fecali, metalli pesanti e nutrienti in eccesso che compromettono seriamente la balneabilità e la biodiversità marina.
Questo inquinamento non si limita a deturpare l’aspetto del mare, ma costituisce un rischio concreto per l’ecosistema e per la salute umana, potendo causare infezioni gastrointestinali o dermatiti. È dunque impellente potenziare i monitoraggi ambientali, migliorare drasticamente i sistemi di depurazione e promuovere campagne di sensibilizzazione.
