“Ma quale vacanza! Sono sommerso dai debiti”: e invece no, è ufficiale lo STRALCIO DI AGOSTO I Ti arriva l’avviso a casa e non paghi più: prenota l’ombrellone

Agenzia delle Entrate (Focus) IlFogliettone

Agenzia delle Entrate (Focus) IlFogliettone

Un’importantissima opportunità per coloro che erano “appesantiti” dai debiti, e può essere un agosto di grande serenità: ecco perché  

Inutile girarci attorno: il peso dei debiti fiscali, per ciò che riguarda l’Italia, è una realtà che tocca milioni e milioni di contribuenti. Secondo gli ultimi dati disponibili, gli importi complessivi che sono docvuti all’Agenzia delle Entrate sfiorano cifre da capogiro, con miliardi di euro ancora da riscuotere. Si tratta molto spesso di cartelle accumulate nel tempo, tra tasse non pagate, contributi arretrati e sanzioni. In questo scenario, il Governo ha lanciato negli ultimi anni una serie di iniziative volte a semplificare il pagamento e offrire agevolazioni concrete per chi si trova in difficoltà economica.

E fra queste misure rientrano le definizioni agevolate, che hanno permesso a molti cittadini di chiudere le proprie pendenze con pagamenti ridotti, rinunciando a interessi e sanzioni. Le rottamazioni precedenti, come la “ter” e la “quater”, hanno rappresentato una vera boccata d’ossigeno per tante famiglie e piccole imprese. Ora, con la prossima Legge di Bilancio 2026, si torna a parlare della cosiddetta “rottamazione quinquies”.

Importante sottolineare che, seppur si tratti di indiscrezioni, queste “parlano” abbastanza chiaro: si sta lavorando su una nuova tornata di saldo e stralcio per i micro-debiti e su piani di rateizzazione lunghissimi per chi ha cartelle esattoriali consistenti. L’obiettivo? Consentire a chi è gravato da debiti fiscali di poter rientrare nella legalità senza essere strangolato da importi troppo elevati. E intanto agosto è già arrivato, e per molti questa prospettiva potrebbe significare prenotare una vacanza senza l’angoscia del Fisco alle spalle.

La nuova fase della pace fiscale, in poche parole, prometterà di alleggerire i pensieri e ridare fiato ai contribuenti. Vediamo allora più nel dettaglio quali sono le novità in arrivo e cosa prevede la bozza del provvedimento.

Stop ai debiti? Ecco cosa cambia davvero

Secondo quelle che sono le anticipazioni, la rottamazione quinquies sarà suddivisa in due percorsi. Il primo riguarderà il saldo e stralcio dei debiti inferiori a 1.000 euro, probabilmente con procedura semplificata e automatica. Il secondo riguarderà le cartelle più importanti, datate tra il 2000 e il 2023, e offrirà sconti su sanzioni e interessi oltre a una rateizzazione fino a 10 anni.

Il saldo e stralcio, già utilizzato in passato, è pensato per permettere ai contribuenti di sanare i propri debiti pagando solo una parte del dovuto. In molti casi, chi ha accumulato debiti di piccola entità (come il bollo auto o vecchie multe) si ritrova oggi con decine di cartelle esattoriali. Il vantaggio? Sarà grande, e potrebbe portare all’annullamento automatico delle cartelle più vecchie e difficili da riscuotere, con un beneficio netto sia per il contribuente che per lo Stato.

Vacanza al mare
Vacanza al mare – foto ilfogliettone.it

“Debiti inutili e dispendiosi”: le cartelle che saranno cancellate 

Ma spostiamoci ai debiti più ingenti. Per quelli, il Governo sta valutando una rateizzazione estesa fino a 120 mesi, cioè 10 anni. Questa possibilità sarà probabilmente riservata a chi ha cartelle superiori a 50.000 euro. Ma attenzione: per accedere al piano, potrebbe essere richiesto un versamento iniziale pari al 5% del totale dovuto. Un vero e proprio acconto, a garanzia della buona fede e della volontà di rientrare nel circuito fiscale. Questa formula, che è stata deifinita come una fee d’ingresso, mira a ridurre l’evasione strutturale e a favorire chi è disposto a impegnarsi nel lungo periodo. Il sistema sarebbe così più sostenibile e credibile anche per le casse pubbliche, che verrebbero ristorate nel tempo.

E in parallelo, il dibattito è aperto anche sull’utilità dello stralcio automatico delle cartelle di piccolo valore. Secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, il 77% delle cartelle esattoriali non riscosse è sotto i 1.000 euro. Inutile e dispendioso, quindi, continuare a inseguire questi micro-debiti. Concentrarsi su cifre più rilevanti significherebbe migliorare l’efficienza dell’attività di riscossione, alleggerendo dunque il carico burocratico e facendo ripartire l’economia. Se confermato, questo nuovo pacchetto fiscale potrebbe rappresentare un passo decisivo verso un rapporto più sano e collaborativo tra cittadini e Stato. Non resta che attendere le ufficializzazioni, dunque.