Champions, rimonta Juve: Vlahovic trascina i bianconeri, Kelly firma il 4-4 con il Borussia Dortmund

(foto x.com/juventusfc)

La Juventus di Igor Tudor ha esordito in Champions League con una partita che resterà impressa nella memoria dei tifosi. Una sfida al cardiopalma, giocata contro il Borussia Dortmund all’Allianz Stadium, che ha regalato emozioni e colpi di scena fino all’ultimo respiro. Dopo un primo tempo chiuso a reti inviolate, la ripresa si è trasformata in una giostra di gol, ribaltamenti e incredibili colpi di scena, culminati nel 4-4 firmato da Vlahovic e Kelly nei minuti di recupero.

Il copione sembrava scritto: tedeschi avanti, Juve sempre a rincorrere, fino al rigore di Bensebaini che pareva aver messo il sigillo sulla vittoria del Dortmund. Invece, al 94’ e al 96’, i bianconeri hanno trovato le forze per riscrivere il finale, con Vlahovic protagonista assoluto e Kelly pronto a sfruttare l’ultimo cross della serata. Un pareggio che vale come una vittoria per la grinta mostrata e per la capacità di non mollare mai.

Primo tempo senza reti ma con qualche squillo

La partita si apre in uno Stadium colorato da coreografie spettacolari: bandiere bianche, rosse e verdi in tribuna e bianconere in curva, con uno spettacolo pirotecnico a dare ulteriore calore al debutto europeo. La Juve, pur reduce da un calendario serrato, approccia la gara con concentrazione e ordine tattico.

Nei primi minuti la squadra di Tudor trova la prima occasione con Thuram, che costringe Kobel a un grande intervento per deviare in angolo un tiro dalla distanza. Il Dortmund gestisce molto il possesso, rallentando il ritmo, mentre i bianconeri cercano di colpire in contropiede con Openda e Yildiz.

Openda ci prova più volte, prima con un tacco sull’esterno rete e poi con un mancino insidioso, ma Kobel è attento. Sul finire del tempo Kelly impegna di testa la difesa tedesca e David calcia alto da buona posizione. Nonostante qualche fiammata, le squadre vanno al riposo sullo 0-0.

Ripresa pirotecnica: gol a raffica in pochi minuti

La ripresa si apre con una fiammata del Dortmund. Al 51’ Adeyemi porta in vantaggio i tedeschi con una conclusione potente dalla distanza, sfruttando una chiusura tardiva della difesa bianconera. Lo Stadium trema, ma la Juve reagisce subito.

Al 64’ Yildiz trova il pari con un gol spettacolare: tiro a giro alla “Del Piero”, che si infila sotto l’incrocio. L’entusiasmo dura poco, perché un minuto più tardi Nmecha fredda Di Gregorio con un destro preciso dalla distanza. Una doccia gelata che non abbatte la squadra di Tudor.

Al 67’ entra in scena Vlahovic: dopo appena otto minuti dall’ingresso, il serbo firma il 2-2 con un destro di potenza. Il tempo di esultare e, al 74’, il Dortmund passa ancora: Yan Couto sorprende Di Gregorio con un rasoterra che si infila sul primo palo.

Dal poker tedesco alla resurrezione bianconera

Quando tutto sembra compromesso, al minuto 83 il Dortmund ottiene un rigore per fallo di mano di Kelly, confermato dal Var. Sul dischetto va Bensebaini che realizza il poker, firmando il 4-2 e facendo calare il gelo tra i tifosi juventini.

A cinque minuti dalla fine Tudor tenta il tutto per tutto, inserendo nuove forze fresche. Yildiz sfiora la doppietta personale colpendo un palo clamoroso, ma il destino della partita sembra ormai segnato. Lo Stadium inizia a svuotarsi, convinto che il Dortmund abbia chiuso i conti.

E invece succede l’imponderabile: al 94’, su un’azione insistita, Vlahovic si fa trovare pronto in area e insacca il gol del 3-4, accendendo le ultime speranze. Solo due minuti più tardi, al 96’, l’attaccante serbo veste i panni dell’assistman, servendo un cross perfetto per Kelly che di testa trova il definitivo 4-4. È il tripudio allo Stadium: la Juve compie una rimonta impossibile.

La Juventus di Tudor: squadra per cuori forti

Il debutto europeo della Juventus racconta di una squadra che non molla mai, capace di rialzarsi tre volte dopo essere andata sotto e di trovare la forza di crederci fino all’ultimo istante. Dopo il rocambolesco 4-3 in campionato con l’Inter, arriva un altro risultato da infarto: il 4-4 con il Dortmund, che sa di impresa.

Vlahovic, entrato nella ripresa, si prende la scena con una doppietta e un assist decisivo. Yildiz conferma di essere l’uomo del futuro con un gol da applausi, mentre Kelly passa da colpevole (il fallo di mano sul rigore) a eroe con il colpo di testa che evita la sconfitta.

Igor Tudor sorride a metà: la sua Juve soffre, rischia, commette errori, ma dimostra carattere, coraggio e un’anima che piace ai tifosi. L’Europa si è accorta che questa squadra non muore mai.