Il “Villaggio Esercito” divide Palermo, Crosetto difende i militari

Da oggi a domenica, piazza Politeama ospiterà il “Villaggio Esercito”, un’iniziativa per far conoscere da vicino le Forze Armate italiane a cittadini e turisti. Ma l’evento scatena polemiche: reti pacifiste e una parte del centrosinistra lo contestano, legandolo al conflitto a Gaza, e invitano a scrivere al sindaco Roberto Lagalla per fermarlo, mentre il primo cittadino e il ministro della Difesa Guido Crosetto difendono l’importanza delle missioni umanitarie e di peacekeeping.

L’installazione include elicotteri, droni e simulatori di volo, con l’obiettivo di mostrare la “realtà della Forza Armata”. Per i promotori, è un’opportunità educativa e di dialogo con la comunità. Ma l’opposizione è netta. Gli attivisti pacifisti hanno diffuso una lettera modello da inviare al sindaco: “Esibire armi da guerra, mentre decine di migliaia di civili vengono irragionevolmente sterminati a Gaza City, ferisce la sensibilità della nostra Città conosciuta nel mondo per l’integrazione e la pace”.

Palermo, descritta come “la città dell’accoglienza”, ha visto negli ultimi mesi manifestazioni di dissenso contro il conflitto, con un “fiume di persone” scese in strada per chiedere la fine del “genocidio”. Il sindaco Lagalla ha risposto prontamente, sottolineando il ruolo protettivo delle Forze Armate. “Vogliamo ricordare con orgoglio l’impegno dell’Esercito Italiano nelle missioni umanitarie e di peacekeeping”, ha dichiarato.

Ha citato operazioni come la Global Sumud Flotilla, protetta dai militari italiani, e ha richiamato l’articolo 52 della Costituzione, che definisce la difesa della patria come sacro dovere. Per Lagalla, la presenza dell’Esercito rappresenta “un punto di riferimento di garanzia e tutela della democrazia” in scenari internazionali complessi.

La replica dal governo: Crosetto difende i militari

La controversia ha raggiunto Roma. Il ministro della Difesa Guido Crosetto è intervenuto sui social network, rivolgendosi direttamente agli attivisti.
“A quei pochi presunti ‘attivisti’ che non si sentono rappresentati dalle nostre Forze armate, mi sento in dovere di dire una sola cosa, per rassicurarli: in caso di pericolo, o di minaccia, i militari italiani saranno pronti a difendervi”, ha scritto su X.

Crosetto ha commentato le proteste a Palermo, dove alcuni si sentono “offesi” dalla vista di uno stand militare “mentre migliaia di civili vengono sterminati a Gaza”. Ha aggiunto: “Sono certo che la stragrande maggioranza degli Italiani conosce, apprezza e si sente più sicura, grazie alle nostre Forze armate”.
L’intervento del ministro ha amplificato il dibattito, dividendo l’opinione pubblica tra chi vede l’evento come propaganda e chi lo considera un tributo al servizio nazionale.

Mentre l’installazione si prepara ad aprire, le reti pacifiste mantengono alta la mobilitazione, promettendo azioni di sensibilizzazione durante il weekend.
Il “Villaggio Esercito” si inserisce in una serie di iniziative simili in altre città, ma a Palermo assume un significato particolare per la storia di impegno civile e multiculturale della città.