Sisi e Meloni, partnership rafforzata tra Egitto e Italia su economia e energia

Giorgia Meloni e Abdel Fattah Sisi

Giorgia Meloni e Abdel Fattah Sisi

Cooperazione economica rafforzata e un allineamento di vedute sulla crisi mediorientale. Sono questi i due pilastri emersi dall’incontro bilaterale tra il Presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi e la Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, svoltosi a margine del vertice per la pace a Sharm El-Sheikh. Il colloquio, a cui hanno preso parte i vertici diplomatici e di intelligence dei due paesi, ha delineato una roadmap concreta per intensificare il dialogo politico e gli scambi commerciali, mentre sulla questione Gaza Roma riconosce il ruolo indispensabile del Cairo come mediatore.

Una partnership economica a tutto campo

Al centro dei negoziati, la volontà di portare le relazioni bilaterali a un livello superiore. Fonti della presidenza egiziana riferiscono che Al Sisi ha spinto per “continuare a rafforzare le relazioni in vari ambiti”, identificando settori strategici come l’energia, l’agricoltura e le costruzioni. L’obiettivo condiviso è chiaro: aumentare il volume degli scambi e facilitare l’incontro tra le imprese dei due paesi, creando nuove opportunità di investimento per il settore privato.

Il sostegno di Roma al ruolo regionale del Cairo

La discussione si è estesa oltre i confini bilaterali per affrontare le crisi regionali, con un focus sull’azione diplomatica dell’Egitto a Gaza. La Premier Meloni ha espresso il “pieno sostegno” del suo paese agli sforzi del Cairo, definendo il suo ruolo come “cruciale” per facilitare il cessate il fuoco. Questo endorsement arriva in un momento delicato e segna una sintonia politica significativa tra i due governi sulla strategia da perseguire nel Mediterraneo allargato.

La visione egiziana per il dopo-Gaza

Dal canto suo, il Presidente Al Sisi non si è limitato a difendere l’operato passato, ma ha delineato una visione chiara per il futuro. Ha sottolineato l’urgenza di un accordo non solo per fermare la guerra e aumentare gli aiuti, ma come piattaforma per un processo politico più ampio. Il leader egiziano ha insistito sulla necessità di un “orizzonte politico” che porti alla creazione di uno Stato palestinese indipendente, legittimando così gli sforzi di mediazione a una soluzione di lungo periodo.

A chiusura dell’incontro, il portavoce egiziano ha voluto rimarcare un ulteriore tassello della collaborazione: il sostegno italiano all’Egitto nel complesso quadro dell’Unione Europea. Un appoggio che sarà messo alla prova in vista del prossimo vertice egizio-europeo, in calendario a Bruxelles per il 22 ottobre 2025, e che dimostra come il dialogo tra Roma e Il Cairo sia ormai strutturato e multilivello.