Angelina Mango con “Caramé”: un diario musicale intimo e sincero

L’artista torna con un lavoro sperimentale e cantautorale, un collage di affetti e riflessioni con produzioni dirette e la partecipazione di Madame.

Angelina Mango

Angelina Mango

La cantautrice Angelina Mango ha sorpreso il panorama musicale italiano con la pubblicazione inattesa del suo nuovo album, “Caramé”, apparso oggi, giovedì 16 ottobre 2025, su tutte le piattaforme digitali. L’artista, reduce da un anno di grande successo e crescita personale, condensa sedici nuove tracce – da lei stessa definite “quindici canzoni più una” – in un’opera che funge da sincero diario sonoro, trasformando esperienze intime e collettive in una playlist immediata e coinvolgente.

Il progetto discografico (Latarma Records/Distribuzione ADA Music Italy) si configura come un lavoro sperimentale e spontaneo, mantenendo la musica al centro del mondo espressivo di Angelina Mango. Le 16 composizioni scandiscono l’ultimo anno della cantautrice, presentandosi come un collage di immagini ed emozioni che l’artista, affettuosamente chiamata “Nina” dagli amici, sceglie di condividere senza filtri. Il titolo, “Caramé”, suggerisce fin da subito la natura genuina del lavoro, richiamando l’idea di una sorpresa semplice e dolce o l’inizio di una confessione a cuore aperto.

La produzione dell’album vede Angelina Mango coinvolta in prima persona, affiancata da Giovanni Pallotti e con il contributo del fratello Filippo e di amici stretti e colleghi che hanno colto l’essenza della sua visione. L’approccio è marcatamente artigianale e diretto, focalizzato sulla sincerità del racconto. Le fotografie che compongono l’artwork sono vere e proprie “diapositive” della sua quotidianità, testimoniando un anno fatto di studio, composizione, amicizie e affetti.

La rivendicazione dell’autenticità in musica

L’esordio del disco si apre con le parole del titolo stesso, “Caramé”, incipit di una lettera che si fa presentazione e apre il sipario su un viaggio di costruzione e verità. La tracklist prosegue con brani che affrontano temi personali e sociali. In “7up”, Angelina rivendica il diritto all’autenticità in una società ossessionata dalla perfezione, dichiarando: “non sono una star/nemmeno per sbaglio/sono matricola a vita”. È la volontà di restare semplicemente Nina, al di là delle aspettative.

Un tono più malinconico, ma con un ritmo uptempo quasi country, si ritrova in “le scarpe slacciate”, dove la musica assume una funzione catartica per alleggerire la fine di una storia. Il senso di comunità e affetto torna anche nei cori di questo brano, che vedono la partecipazione del fratello Filippo e di amici. Similmente, in “pacco fragile”, l’artista esprime il bisogno di sentirsi umana, accettando le proprie imperfezioni e rifiutando le sovrastrutture.

L’album regala anche una collaborazione potente in “Ioeio”, nata da una lunga e intensa sessione in studio con Madame, prodotta da Mr. Monkey. Le due artiste uniscono le loro voci in un dialogo che sfocia quasi in un monologo interiore, affrontando e intrecciando le diverse parti dell’essere per esorcizzare i demoni personali.

Omaggi personali e sperimentazione sonora

Uno dei momenti più toccanti dell’album è la ballad “Lagonegro”, brano nato nel suo luogo d’infanzia e dedicato alla madre. L’artista si fa portavoce di un amore non più espresso, scrivendo idealmente le parole che il padre, il compianto Pino Mango, non ha più potuto dedicarle. L’amore torna anche in “Mylove”, ispirato da una serata a cena e dalla profondità del legame con la sua migliore amica.

Il lato più giocoso e sperimentale di Angelina Mango emerge in “Nina canta Angelina”, un intermezzo che racchiude le “smattate” in studio e le lezioni apprese nell’ultimo anno. “Caramé”, interamente prodotto dall’artista, si pone come un lavoro diverso e maturo, un disco genuinamente cantautorale e privo di artifici, che a un anno e mezzo di distanza dal precedente poké melodrama conferma la cantautrice in una fase di spontanea e sincera evoluzione artistica.