Associazione a delinquere, Mastella e moglie a giudizio

11 aprile 2014

Clemente Mastella, in qualità di leader dell’Udeur, la moglie Sandra Lonardo e altre 17 persone sono state rinviate a giudizio per associazione a delinquere. A decidere è stato il gup del Tribunale di Napoli Maurizio Conte. Il processo inizia il prossimo 18 giugno davanti alla nona sezione penale. Per i pubblici ministeri napoletani, l’Udeur era «un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di reati contro la pubblica amministrazione connessi con nomine e assunzioni illegali e soprattutto all’acquisizione del controllo delle attività pubbliche di concorso per il reclutamento di personale e gare pubbliche per appalti ed acquisizioni di beni e servizi bandite da Enti territoriali campani, Aziende sanitarie e Agenzie regionali, attraverso la realizzazione di numerosi reati». Mastella è già stato prosciolto una prima volta, ma l’accusa è stata riformulata. L’indagine riguarda anche un presunto episodio di concussione ai danni dell’allora presidente della Regione Campania Antonio Bassolino per la nomina di un commisssario Asi a Benvento; le assunzioni all’Arpac, agenzia di protezione ambientale regionale; contratti di consulenza. Per questi altri reati Mastella e gli altri imputati erano già stati rinviati a giudizio, mentre quella di associazione a delinquere era un accusa caduta davanti al Gup. La procura ha fatto ricorso in Cassazione sul punto, e la Suprema corte aveva chiesto una nuova udienza preliminare, che si è tenuta ieri. Tra gli imputati, anche il consuocero di Mastella, Carlo Camilleri, e gli ex assessori regionali Luigi Nocera e Andrea Abbamonte, nonché gli ex consiglieri Nicola Ferraro e Fernando Errico. (Il Tempo)

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