“Avevo mal di gola”: VIGILI IMPLACABILI, 6000 euro di MULTA e patente stracciata se ti beccano I Non hai il permesso di guidare in questo stato

Multa - (ansa) - IlFogliettone.it

Multa - (ansa) - IlFogliettone.it

Una svista è sempre dietro l’angolo, ma in alcuni casi l’errore può diventare salatissimo: occhio a mettersi alla guida in certe condizioni 

Conosciamo ormai bene – essendo passato quasi un anno – le indicazioni e le dure norme del nuovo Codice della strada. Introdotto poco prima dell’inizio del 2025, si è trattato, possiamo ormai dirlo, di una delle riforme sicuramente più incisive in tema di mobilità e sicurezza stradale. Una serie di nuove norme pensate per contrastare in modo più efficace le condotte pericolose, puntano a ridurre drasticamente il numero di incidenti, feriti e vittime su strade urbane ed extraurbane. Ma, sappiamo ancor meglio anche questo, con l’inasprimento delle regole sono aumentate anche le polemiche e le preoccupazioni per possibili abusi o interpretazioni ambigue.

L’obiettivo dichiarato, sin dall’inizio, era quello di rafforzare il controllo sulle condizioni psico-fisiche dei conducenti, con particolare attenzione all’uso di sostanze stupefacenti e farmaci. I controlli sono ora più capillari e non serve più che il conducente appaia alterato. Per entrare nel dettaglio dell’articolo di oggi, sottolineiamo intanto che basta soltanto il sospetto di un agente per far scattare il test antidroga. Un cambiamento, come tanti altri, che ha generato non poche critiche, soprattutto da parte di coloro che fanno uso, ad esempio, di medicinali.

C’è da dire che uno dei punti più controvers riguarda l’eventuale passaggio automatico da illecito amministrativo a reato penale. In alcuni casi, infatti, il risultato positivo al test può portare non solo alla multa, ma anche alla sospensione della patente e perfino alla segnalazione all’autorità giudiziaria. Eppure, non sempre il test positivo è indice di reale pericolo: alcune sostanze possono generare falsi positivi che rischiano di rovinare la vita a chi è completamente innocente.

Per tagliare corto, non si può che constatare che le segnalazioni continuano ad aumentare, ed i dubbi si moltiplicano. La situazione si è fatta particolarmente tesa quando sono iniziati a circolare casi limite, come quello che ha fatto letteralmente scalpore nelle ultime settimane. Ma andiamo a scoprirlo.

“Mi dispiace, ma la multa da pagare è di 6000 euro”

Per scendere nei particolari, non si può non discutere dell’automobilista che s’è visto ritirare la patente e infliggere una multa di ben 6000 euro – così come è stato riportato da mobilitasostenibile.it – dopo essere risultato positivo a un test antidroga. La notizia ha fatto il giro del web, generando un’ondata di indignazione. Il conducente ha sostenuto di non aver assunto alcuna sostanza illegale, ma soltanto delle comuni caramelle per la gola.

Secondo le prime ricostruzioni, il test sarebbe stato alterato da un preciso ingrediente contenuto in quelle caramelle, provocando così una reazione che ha fatto scattare il protocollo sanzionatorio in automatico. Un dettaglio che dimostra come le nuove norme, per quanto severe, rischino di colpire anche chi è in perfetta buona fede. E su questo, come è stato poi appurato, non c’era il minimo dubbio. La verità sul caso in questione è emersa nel giro di poco tempo. 

Patente (Pixabay) IlFogliettone

Il confine fra prevenzione e ingiustizia: ecco cos’è accaduto

La spiegazione, come detto, è emersa presto. Il Manuale MSD, una delle fonti mediche più affidabili a livello internazionale, avverte da tempo che alcuni medicinali comuni possono interferire con i test tossicologici. Non si tratta di droghe vere e proprie, ma di sostanze presenti in molti prodotti venduti in farmacia: pseudoefedrina (in spray nasali), ibuprofene (per dolori e infiammazioni), e persino prodotti per la tosse. E proprio qui volevamo arrivare. Fra i casi più discussi rientrano infatti anche le caramelle al paracetamolo, usate da moltissimi italiani in inverno, proprio per il mal di gola. Anche se non esistono prove scientifiche definitive che queste alterino i test, la loro associazione a un risultato positivo ha sollevato interrogativi profondi sul sistema di controllo e sull’adeguatezza delle procedure.

E proprio questo è stato il caso che avrebbe causato la multa da migliaia di euro. Ma il problema è che, al momento attuale, non esiste un elenco ufficiale e pubblico dei farmaci che possono falsare i risultati. Per questo motivo, le autorità stanno lavorando a una circolare esplicativa che dovrebbe aiutare i cittadini a orientarsi meglio nel rispetto delle nuove norme. Il consiglio principale, nel frattempo, è uno solo: leggere sempre il foglietto illustrativo, con particolare attenzione ai paragrafi che parlano della guida di veicoli. Per chi assume regolarmente medicinali, è essenziale segnalare questa informazione in fase di controllo, e in caso di test positivo chiedere subito un’analisi più approfondita di tipo laboratoriale. Proprio nell’ultima fase dell’indagine sul caso dell’automobilista fermato, è emerso che quelle caramelle incriminate contenevano un particolare eccipiente derivato da semi di papavero, sostanza che in alcuni rari casi può effettivamente dare esiti ambigui nei test rapidi.