Beatrice Venezi nuova direttrice musicale del Teatro La Fenice
Per la prima volta, un teatro lirico italiano affida la guida musicale a una giovane interprete di fama globale, simbolo di rinnovamento e apertura verso nuove generazioni.
Beatrice Venezi
A soli 35 anni, Beatrice Venezi diventa la nuova direttrice musicale del Teatro La Fenice di Venezia, primo teatro lirico italiano a conferire un incarico di vertice a una donna così giovane. La nomina, approvata all’unanimità dal Consiglio di Indirizzo presieduto dal sindaco Luigi Brugnaro, entrerà in vigore nell’ottobre 2026 e si estenderà fino al marzo 2030, segnando una svolta epocale per la storica istituzione veneziana e per l’intero panorama operistico internazionale.
Un traguardo storico per la musica italiana
La decisione, maturata dopo approfonditi colloqui e la manifesta disponibilità della stessa Venezi, è stata accolta con entusiasmo dalle massime cariche istituzionali. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato il valore simbolico della scelta: “È un successo meritato e un esempio per i giovani: impegno e talento pagano sempre”. Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha lodato la lungimiranza del Sovrintendente Nicola Colabianchi, definendo Venezi “una professionista dotata di dedizione, creatività e visione internazionale”.
Una stella in ascesa
Nata a Lucca, diplomata con lode in Pianoforte, Composizione e Direzione d’orchestra al Conservatorio di Milano, Beatrice Venezi ha costruito una carriera fulminea e globale. Attualmente Direttore Principale Ospite del Teatro Colón di Buenos Aires, ha già guidato istituzioni prestigiose come l’Orchestra della Toscana, il Festival Puccini di Torre del Lago e la Fondazione Taormina Arte. La sua agenda internazionale la vede collaborare con leggende come Placido Domingo — con cui si esibirà a Bangkok proprio nel giorno dell’annuncio — e con orchestre da Seul a Sofia, da Nagoya a Cagliari.
Riconoscimenti e impegno civile
Oltre ai 300 concerti sinfonici e 200 recite d’opera, Venezi ha ricevuto premi prestigiosi: la Scala d’Oro, il Premio Pegaso, il Premio America e il Kinéo. Inserita da Forbes tra i 100 giovani leader under 30 e da Fortune tra i 40 under 40 nel 2023 e 2024, è stata anche membro della Consulta Femminile del Pontificio Consiglio per la Cultura e consigliere del Ministro della Cultura. La sua missione non si ferma al podio: tiene lectio magistralis in università come Bocconi, Luiss, Politecnico di Milano e Federico II di Napoli, portando la musica nei luoghi del pensiero e dell’innovazione.
“Una scelta di valore, non di genere”
Nicola Colabianchi, Sovrintendente della Fenice, ha spiegato la scelta con parole chiare: “Ho valutato tutti i profili. Ho scelto lei perché è la migliore. È un’artista gentile e pragmatica, seria e preparata — come scrivono critici del calibro di Foletto e Stinchelli”. La nomina non è un gesto simbolico, ma un investimento artistico: “Lavoreremo insieme per il bene della Fenice, di Venezia e della grande musica italiana nel mondo”.
“Onorata, non vedo l’ora di iniziare”
Dalla Thailandia, dove si prepara a dirigere Domingo, Venezi ha espresso “emozione e gratitudine” per l’incarico. “Guardo alla Fenice con ammirazione da sempre — ha detto all’Adnkronos — e mi impegnerò a portare i suoi corpi stabili verso successi sempre maggiori, nazionali e internazionali”. Il suo obiettivo? Costruire un dialogo umano e artistico con la città, il teatro e il suo pubblico. A breve incontrerà Colabianchi e i lavoratori del teatro per definire le linee guida del suo mandato.
Il Consiglio di Indirizzo ha sottolineato come la nomina rappresenti “un valore aggiunto in termini di professionalità, visibilità, energia e rinnovamento”. In un settore ancora dominato da figure maschili e mature, Venezi rompe ogni schema: è una delle pochissime donne al mondo a guidare un grande teatro lirico. Una scelta che conferma la vocazione innovatrice della Fenice e il suo ruolo di apripista culturale. Non solo musica: un messaggio di cambiamento.
