BOLLO AUTO ESTINTO: ufficiale, da Settembre hai diritto all’esenzione totale I Dipende dalla data di nascita: se ci rientri, è gratis

Bollo auto - (pexels) - IlFogliettone.it

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Addio bollo auto per i veicoli trentennali, dal 1° settembre 2025 cambia tutto: una svolta attesa dagli automobilisti

Dal 1° settembre 2025 entrerà in vigore un nuovo decreto che introduce un cambiamento sostanziale nella disciplina del bollo auto, una delle imposte più malviste dagli automobilisti italiani. La misura, destinata ad avere un impatto rilevante, prevede l’esenzione automatica dal pagamento della tassa per una specifica categoria di veicoli, semplificando le procedure e alleggerendo il carico fiscale per migliaia di cittadini.

Il cuore della riforma ruota attorno all’anno di prima immatricolazione del veicolo. Tutti i mezzi che risultano immatricolati da almeno trent’anni, ovvero costruiti nel 1994 o prima, saranno automaticamente esentati dal pagamento del bollo auto. Non servirà più iscriversi a registri storici o presentare certificazioni aggiuntive: l’esenzione sarà riconosciuta d’ufficio, rendendo l’accesso al beneficio molto più semplice e uniforme su tutto il territorio nazionale.

L’impostazione adottata con il nuovo decreto supera l’approccio rigido e uniforme dell’imposizione fiscale sul possesso dei veicoli. Il legislatore ha voluto tenere conto delle condizioni economiche delle fasce più colpite dalla pressione tributaria, incentivando al tempo stesso la conservazione del patrimonio automobilistico. L’obiettivo è duplice: tutelare i collezionisti e i semplici appassionati di veicoli storici, e snellire l’apparato burocratico legato al bollo.

L’esenzione totale dal bollo auto riguarda soltanto i veicoli trentennali che non siano utilizzati per scopi professionali. Se, invece, l’auto o la moto continuano a circolare sulle strade pubbliche, resta comunque in vigore una tassa forfettaria di circolazione: 25,82 euro all’anno per gli autoveicoli e 10,33 euro per i motoveicoli. Si tratta di un importo simbolico, ma obbligatorio, necessario a legittimare l’uso del mezzo su strada.

Nessuna sanzione per chi non circola

Il decreto precisa che in caso di mancato pagamento della tassa di circolazione, non sono previste sanzioni. Tuttavia, il pagamento resta dovuto nel momento in cui il veicolo viene effettivamente impiegato per la circolazione. In altre parole, chi conserva il proprio mezzo trentennale in garage senza utilizzarlo, non sarà tenuto ad alcun versamento.

Per le auto e le moto immatricolate da almeno vent’anni ma non ancora trentennali, non cambia il regime fiscale già in vigore. Resta infatti confermato lo sconto del 50% sul bollo auto, a condizione che il veicolo sia riconosciuto come di interesse storico. Tale riconoscimento deve essere certificato da enti accreditati come ASI, FMI o Storico Lancia e deve risultare esplicitamente sulla carta di circolazione del veicolo.

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Regole regionali e casi particolari

In alcune regioni italiane, come la Valle d’Aosta, esistono ulteriori possibilità di sconto anche per i veicoli iscritti a registri alternativi come il RIVS o l’ACI Storico. Tuttavia, in questi casi, l’agevolazione non è automatica: è necessario presentare un’apposita istanza alla Regione di residenza, seguendo le modalità previste dalle leggi regionali. La normativa nazionale fa comunque da cornice, lasciando alle Regioni un certo margine di manovra.

Con questo provvedimento, lo Stato intende promuovere il valore storico e culturale dei veicoli d’epoca, riconoscendo l’importanza del patrimonio automobilistico nazionale. L’iniziativa mira non solo a premiare i cittadini che mantengono in buone condizioni mezzi di interesse storico, ma anche a rafforzare un settore in crescita come quello del motorismo storico, che coinvolge collezionisti, meccanici specializzati, restauratori e appassionati di tutta Italia.