Alla Camera, passa odg di Fratelli d’Italia su stop aumento vitalizi

Alla Camera, passa odg di Fratelli d’Italia su stop aumento vitalizi
Camera deputati
2 agosto 2023

Nessuna retromarcia alla Camera sul taglio dei vitalizi. Montecitorio infatti non condivide la decisione del Senato di aumentare i vitalizi degli ex parlamentari e lo sancisce con l’approvazione di un ordine del giorno presentato da Fdi, firmato dal capogruppo Tommaso Foti e da Giovanni Donzelli. Il consiglio di garanzia di Palazzo Madama ha deliberato il ripristino del calcolo pensionistico sulla base retributiva per gli ex senatori che abbiano fatto almeno una legislatura prima
del 2012. 

L’ordine del giorno invita l’ufficio di presidenza “a mantenere per tutti i beneficiari, deputati ed ex deputati, la vigente normativa di calcolo su base contributiva, sulla base della delibera n. 14 adottata dall’Ufficio di Presidenza nella riunione del 12 luglio 2018 e successive modificazioni, con la quale si è proceduto alla rideterminazione, secondo il metodo di calcolo contributivo, della misura dell’indennità di fine mandato spettanti”. L’odg è passato a larga maggioranza, d’accordo erano anche i 5 stelle che ne avevano presentato uno simile: i voti a favore sono stati 240, 24 gli astenuti, solo 5 i contrari.

 

Voto contrario del dem Fassino

 

E tra i contrari, il deputato Pd Piero Fassino, che ha puntato il dito contro “la demagogia” del testo: “Corrisponde – ha detto – a un impianto demagogico e populista che consente di alimentare una campagna contro il Parlamento e la politica da cui non verrà niente di buono. A nessun cittadino si applicano in modo retroattivo condizioni previdenziali che alterano quelle che erano attive al momento nel momento in cui è andato in pensione”. Si fa chiarezza dopo le consapevoli menzogne di Conte e del M5S – ha esordito Giovanni Donzelli, FdI – Non è il governo a ripristinare i vitalizi, Conte è professore di diritto e dovrebbe saperlo, c’è stato il voto contrario di FdI e il sì di Grassi, del M5S. Oggi arriva la verità”. Immediata la replica di Francesco Silvestri, del M5S: “Donzelli attacca il Movimento su un ordine del giorno che chiede il mantenimento di una cosa che ha fatto il M5S, paradossale. L’atto di Foti richiama la delibera Fico…”. 

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Lo stesso Foti ha poi chiarito: “Il primo intervento sui vitalizi è stato fatto in una legislatura in cui i presidenti di Camera e Senato erano del centrodestra. Questo è un odg che promana da una storia, è chiaro. Conte gioca”. Anche dentro Forza Italia c’è stato chi, come Roberto Bagnasco, ha voluto chiarire la sua posizione: “Fassino ha avuto il coraggio di dire le cose come sono. Cose che ci diciamo in privato, agli amici, ma poi arriviamo in Aula e cambiamo totalmente atteggiamento. Basta con la demagogia e un populismo squallido. E guardo tutti, serve il coraggio delle nostre azioni altrimenti facciamo danno al Paese. E questa è la posizione di molti amici di FI”.

 

Cos’è il vitalizio

 

In tutte le democrazie, tra cui l’Italia, è previsto un trattamento economico adeguato per deputati e senatori in modo tale che questi possano essere indipendenti. I vitalizi sono un’erogazione di denaro mensile corrisposta in favore dei parlamentari alla fine del mandato. I vitalizi dei parlamentari potrebbero sembrare una sorta di pensione, ma non è così: la loro erogazione non dipende dall’Inps ma grava sul bilancio degli organi istituzionali di cui il parlamentare faceva parte (Senato o Camera dei deputati).

 

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