Caso Gregoretti, non luogo a procedere per Salvini

Caso Gregoretti, non luogo a procedere per Salvini
12 agosto 2021

“La formula ‘il fatto non sussiste’ è stata adottata perché l’imputato ha agito non contra ius bensì in aderenza alle previsioni normative primarie e secondarie dettate nel caso di specie. Allo stesso non può essere addebitata alcuna condotta finalizzata a sequestrare i migranti per un lasso di tempo giuridicamente apprezzabile”. Matteo Salvini riprende in un post sulla sua pagina Facebook quanto scritto dal Gup di Catania nelle motivazioni della decisione di non luogo a procedere nei suoi confronti per quanto riguarda il caso Gregoretti. “Dopo tanti insulti, invenzioni, intercettazioni “alla Palamara” – scrive il segretario della Lega – e attacchi politici di ogni genere vedere riconosciuta, nero su bianco, la correttezza del mio operato alla guida del Viminale è fonte di grande soddisfazione”.

“Purtroppo a settembre, per un caso analogo (riguardante la Ong spagnola ‘Open Arms’), sarò a processo a Palermo accusato di ‘sequestro di persona’, fino a 15 anni di carcere la pena prevista: spero che sarete al mio fianco, credo di avere dimostrato concretamente da Ministro dell’Interno che cosa si possa ottenere nella gestione dell’immigrazione clandestina, a difesa dell’Italia”, sottolinea Salvini nel suo post su Facebook. “L’ho fatto realizzando ciò che mi avevano chiesto gli italiani con il loro voto e lo rifarò: volere è potere. Grazie Amici per tutto il supporto che mi avete dato e per quello che mi darete, per me è fondamentale”, conclude.

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Dunque, il gup di Catania, Nunzio Sarpietro, ha deciso il non luogo a procedere per Salvini, accusato di sequestro di persona per la nave Gregoretti. Secondo l’accusa avrebbe ritardato l’attracco della nave con a bordo 131 migranti, ma nelle motivazioni si legge che “gli elementi acquisiti si pongono in termini di assoluta chiarezza e completezza in merito alla insussistenza del delitto ipotizzato a carico dell’imputato, e le fonti di prova non si prestano a soluzioni alternative, non apparendo interpretabili in maniera diversa”. Matteo Salvini non è stato rinviato a giudizio per il caso Gregoretti perché “il giudizio dibattimentale” sarebbe “del tutto superfluo”. 

E ancora: “La particolare laboriosità del giudizio attiene, soprattutto, alla necessità di ricostruire un chiaro quadro d’assieme concernente il fenomeno della immigrazione clandestina che ha interessato in modo consistente il nostro Paese, cosi’ come gli stati della Grecia, di Malta e della Spagna, con la finalità di valutare il comportamento dell’imputato non sotto un profilo del tutto isolato, bensì all’interno di un più ampio perimetro di riferimento fattuale, giuridico e politico, in cui il suo intervento si è inserito, apparendo pertanto indispensabile addentrarsi nell’area delle ragioni reali che hanno indotto l’imputato ad agire nei termini indicati nel capo di accusa, come enucleato dal Tribunale per i Ministri di Catania”. 

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Secondo l`avvocato di Salvini, Giulia Bongiorno, “non ci sono margini di dubbio sull`operato di Matteo Salvini. Le motivazioni della sentenza di Catania sono nitide nell`affermare la piena legittimità e l`assoluta correttezza dell`agire dell`allora ministro dell`Interno, nel caso dello sbarco dei migranti della nave Gregoretti e, più in generale, nella politica in materia di immigrazione, portata avanti per tutelare l`ordine pubblico nazionale, nel pieno rispetto della normativa interna e internazionale”. In sostanza, per la difesa, “gli argomenti della sentenza che, come richiesto fermamente in via principale dalla difesa, escludono con la formula più ampia la sussistenza dell`ipotesi accusatoria avanzata a carico del senatore Salvini, proprio perché analizzano globalmente la linea sul controllo dei flussi migratori del governo Conte I, passando in rassegna plurimi sbarchi di migranti sulle nostre coste, avranno inevitabilmente ricadute sul procedimento sul caso Open Arms pendente a Palermo”.

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