Forte scossa (7.8 Richter) in Nuova Zelanda, ci sono vittime. C’è pure allerta tsunami

Forte scossa (7.8 Richter) in Nuova Zelanda, ci sono vittime. C’è pure allerta tsunami
13 novembre 2016

E’ stata rivista da 7.4 a 7.8 sulla scala Richter la magnitudo del potente terremoto che ha colpito questa mattina la Nuova Zelanda. Lo ha annunciato il Servizio geologico degli Stati uniti. Le autorità locali hanno lanciato anche un allerta tsunami, in seguito ridotta rispetto alle prime previsioni. L’epicentro è stato individuato a circa 90 chilometri da Christchurch, a Suth Island. Il ministro della Difesa civile, Gerry Brownlee, ha detto di avere notizie di vittime (solo due accertate finora) vicino a Kaikoura, città costiera nell’Isola del Sud, ma i dettagli non sono ancora chiari. “E’ stato molto forte e lungo”, ha spiegato una residente locale. “Stavamo dormendo quando la casa ha cominciato a tremare”.

In un breve messaggio su Twitter, il primo ministro John Key ha scritto: “Spero che tutti stiano bene dopo il terremoto di questa notte”. Il servizio di pronto soccorso ha comunicato di non avere ricevuto chiamate d’emergenza. In ogni caso la protezione civile ha avvertito della possibilità di uno tsunami, mettendo in guardia la popolazione da scosse secondarie. Come detto, la Nuova Zelanda ha lanciato un allerta tsunami dopo il sisma di magnitudo 7.8 sulla scala Richter. “La prima attività” di onda anomala “potrebbe non essere molto importante”, ha comunque riferito la protezione civile, aggiungendo che lo tsunami potrebbe proseguire per alcune ore. Il sito del governo neozelandese GeoNet ha affermato che il sisma “è stato largamente avvertito” in tutto il Paese ed ha messo in guardia la popolazione da nuove scosse secondarie. I residenti delle zone costiere della Nuova Zelanda sono scappati in fretta e furia dalle proprie abitazioni, dopo il potente terremoto che ha colpito il Paese appena dopo la mezzanotte, innescando uno tsunami potenzialmente distruttivo. Le sirene per l’allerta anti-tsunami sono state attivate nelle città sulla costa dell’Isola del Sud e lungo la costa orientale dell’Isola del Nord.

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Polizia e soccorritori hanno fatto un lavoro ‘porta-a-porta’ per sgomberare tutti. Uno “tsunami distruttivo”, con onde fino a cinque metri, è stato definito possibile dal ministero della difesa civile, responsabile della gestione delle emergenze in Nuova Zelanda, in un bollettino diffuso per i cittadini. Sono state già segnalate onde alte fino a due metri, ma è stato ricordato che potrebbero intensificarsi; il ministero ha descritto lo tsunami “come un evento che mette a rischio vite e di portata nazionale”. La stampa locale ha indicato che i servizi di emergenza stanno cercando una persona dispersa in una casa crollata. Una seconda persona, segnalata come dispersa nell’edificio, è stata ritrovata viva. Il sisma è stato registato alle 00.02 di lunedì (le 12.02 di domenica in Italia), a una profondità di 23 chilometri: lo ha segnalato lo Usgs, che ha collocato l’epicentro vicino al villaggio turistico alpino di Hanmer e alla città di Cheviot nel Nord Canterbury. Si tratta di uno dei terremoti più potenti che ha colpito la Nuova Zelanda e che a molti ha ricordato il dramma di cinque anni fa a Christchurch, quando una scossa di magnitudo 6,3 sulla scala Richter provocò 185 morti. (con fonte AFP)

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