Il Palermo devasta il Bari: Inzaghi conquista la vetta con un 2-0 da sogno
Notte da incubo per i Galletti di Caserta: terza sconfitta in quattro gare e classifica che piange. Le Douaron e Gomes spezzano i sogni baresi davanti a 32mila spettatori in delirio. Inzaghi scatena l’inferno rosanero.
L'esultanza di Le Douaron (in ginocchio) dopo il gol (foto palermofc.com)
Trentaduemila anime in delirio, un boato che squarcia la notte siciliana e il Palermo di Pippo Inzaghi che vola in cima alla classifica di Serie B. Il 2-0 rifilato al Bari nell’anticipo della quarta giornata porta la firma di Jeremy Le Douaron e Claudio Gomes, protagonisti assoluti di una serata che sa di magia al Barbera. Per i pugliesi di Caserta, invece, è già tempo di riflessioni profonde: terza sconfitta in quattro gare e un punto appena in classifica che grida vendetta.
La partita si accende fin dai primi minuti con un Palermo che aggredisce alto e un Bari costretto a difendersi con le unghie e con i denti. Al 4′ è già brivido per i Galletti: Palumbo pesca Brunori in area, l’attaccante colpisce di testa ma trova un Cerofolini semplicemente straordinario. Il portiere barese si supera respingendo un pallone destinato sotto la traversa, regalando ai suoi la prima grande parata di una serata che lo vedrà protagonista assoluto. Il copione non cambia nei 90 minuti: i rosanero dominano, creano, pressano senza sosta, mentre il Bari si affida alle ripartenze e ai miracoli del suo estremo difensore. Al 13′ è Moncini a sfiorare il colpaccio ospite con un colpo di testa che lambisce il palo, ma è l’unica vera occasione di un primo tempo a senso unico.
La resistenza barese cede solo nella ripresa
Palumbo, Segre, Ceccaroni: tutti provano a scardinare il fortino eretto da Caserta, ma Cerofolini risponde presente a ogni chiamata. Al 33′ è ancora il numero 5 rosanero a sparare da distanza ravvicinata col mancino, ma ancora una volta il portiere ospite compie l’ennesimo miracolo della sua serata. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, ma con la sensazione che prima o poi il muro biancorosso sarebbe crollato sotto i colpi dell’intensità inzaghiana. La ripresa inizia con lo stesso copione: Palermo all’assalto, Bari arroccato in difesa. Al 56′ sembra arrivare il gol del vantaggio con Brunori che segna in scivolata su assist di Palumbo, ma l’assistente alza la bandierina per fuorigioco e annulla tutto.
Il Barbera protesta, ma il gioco prosegue con i rosanero sempre più padroni del campo. Inzaghi fiuta il momento giusto e al 68′ inserisce Gomes al posto di Palumbo. Tre minuti dopo arrivano Le Douaron e Diakitè per Brunori e Gyasi. Una mossa che si rivelerà decisiva perché proprio il francese, entrato da pochi minuti, trova il guizzo vincente al 76′: rimessa lunga di Augello, Le Douaron vince un rimpallo, si gira rapidamente e spedisce la sfera là dove Cerofolini non può arrivare. Il Barbera esplode, Inzaghi si scatena in campo e il sogno diventa realtà.
Gomes chiude i conti nel recupero
Ma non è finita qui. Nel primo minuto di recupero arriva il colpo del ko firmato da Claudio Gomes, premiato prima del match per le 100 presenze in maglia rosa. Il centrocampista riceve palla da Pohjanpalo e scarica un mancino perfetto sotto l’incrocio che non lascia scampo a Cerofolini. È il 2-0 che chiude definitivamente i conti e manda in visibilio un Barbera già in festa. Per Inzaghi è il secondo successo consecutivo dopo il blitz di Bolzano contro il Sudtirol, e soprattutto è la conferma di aver imboccato la strada giusta.
Il Palermo ha dominato dall’inizio alla fine, creando un’infinità di occasioni e mantenendo ancora una volta la porta inviolata. Forse è mancata un po’ di lucidità negli ultimi venti metri nel primo tempo, ma la qualità del gioco espresso è stata impressionante. Dall’altra parte, il Bari di Caserta deve fare i conti con una classifica che inizia a preoccupare seriamente. Un solo punto in quattro gare, tre sconfitte già incassate e un gioco che stenta a decollare. Cerofolini ha tenuto in piedi i suoi per settanta minuti, ma quando è crollato il castello difensivo non c’è più stata partita.
La notte del trionfo rosanero
Il Palermo vola così momentaneamente in testa al campionato in attesa dei risultati del weekend, ma soprattutto alimenta un entusiasmo in città che non si vedeva da tempo. I 32.363 spettatori che hanno riempito il Barbera sono la testimonianza più evidente di una passione che è tornata a pulsare con forza. La squadra di Inzaghi ha risposto presente all’appello dei suoi tifosi, regalando una serata di puro spettacolo e confermando le ambizioni di alta classifica. Per il Bari, invece, è tempo di analisi profonde e correzioni immediate.
Caserta dovrà trovare soluzioni rapide per invertire una tendenza che rischia di compromettere seriamente la stagione dei pugliesi. La classifica inizia a pesare e il tempo per rimediare non è infinito. Ma questa è la notte del Palermo, la notte di Le Douaron e Gomes, la notte di un Barbera che torna a sognare in grande. E Pippo Inzaghi, dall’alto della sua prima posizione in classifica, può sorridere e guardare al futuro con rinnovata fiducia.
Inzaghi: “Questa è la strada giusta, grande prova di squadra”
Nel post-partita, l’allenatore Pippo Inzaghi ha espresso grande soddisfazione per la prestazione dei suoi, sottolineando l’importanza del collettivo e dell’apporto decisivo dei giocatori subentrati dalla panchina.
“Sono contento, avevamo detto che ci sarebbe voluta pazienza,” ha esordito Inzaghi in conferenza stampa. “Speravo di sbloccare la partita prima, ma il loro portiere è stato molto bravo nel primo tempo. Nonostante questo, abbiamo fatto una grande partita. Chi è entrato dalla panchina ha risolto, come spesso accade, e questo dimostra che siamo sulla strada giusta”.
Le reti di Eduarone e Gomez, entrambi subentrati, hanno deciso il match, evidenziando la profondità e la qualità della rosa a disposizione di Inzaghi. “Questa è la cosa più bella,” ha commentato il tecnico. “Non ci sono titolari e riserve, tutti sono forti. Io cerco di scegliere la formazione migliore per iniziare e chi può fare la differenza entrando a gara in corso. Non è semplice, ma i ragazzi devono capire che sono con loro e ho grande stima di tutti”.
Inzaghi ha poi elogiato l’atteggiamento della squadra, con un pensiero particolare al giovane Giovane, entrato con grande personalità: “È appena arrivato, ma ha mostrato un carattere incredibile. Vedere tutta la panchina esultare così è stato bello, è il segnale di un gruppo unito.” Il tecnico ha anche rimarcato l’importanza del pubblico palermitano: “Abbiamo un pubblico straordinario, siamo il Palermo, una squadra forte. La normalità deve essere fare queste partite, l’eccezione è non farle”.
Guardando avanti, Inzaghi ha già la testa alla prossima sfida, un impegno prestigioso contro la Juventus in Coppa Italia: “Andremo in un grande stadio contro una squadra di Serie A. Sarà un’occasione per vedere all’opera chi ha giocato meno e per affrontare la partita a testa alta. È una grande opportunità per noi”. Il Palermo di Inzaghi sembra aver trovato la sua identità: un mix di grinta, qualità e unità di gruppo, con il sostegno di un pubblico che sogna in grande. “Dobbiamo continuare su questa strada,” ha concluso il tecnico, “e rafforzare sempre di più il connubio tra squadra e tifosi per vivere altre serate come questa”.
Claudio Gomes: “Serata perfetta al Barbera, ma non è tempo di fermarsi”
Nel dopo partita, Gomes non nasconde la soddisfazione: “È stata una bella partita che abbiamo controllato fino alla fine. È il grande spirito della squadra e il risultato è giusto”, dichiara con convinzione. Un successo meritato, frutto di un lavoro collettivo che si è tradotto in una prestazione solida e determinata. Ma la serata aveva un sapore ancora più speciale per il centrocampista: prima del fischio d’inizio, Gomes è stato premiato per aver raggiunto le cento presenze con la maglia rosanero, un traguardo che testimonia il suo attaccamento alla causa e la sua importanza nel progetto del club.
“Sono molto felice di aver fatto queste partite. Non è un grande onore…” – corregge con umiltà – “Ho lavorato tanto dall’inizio della stagione e il gol è arrivato. È stata la ciliegina su una torta già molto dolce”. Il gol, infatti, non è stato solo un sigillo sulla vittoria, ma un regalo ai tifosi che hanno riempito il Barberà e sostenuto la squadra con passione in ogni istante. “Oggi lo stadio ha spinto la squadra dal primo minuto alla fine. Anche il risultato è per loro”, riconosce Gomes, sottolineando il legame indissolubile tra squadra e pubblico.
Ma il pensiero del centrocampista vola subito al futuro: una settimana intensa attende il Palermo, con la trasferta di martedì a Udine per la Coppa Italia e poi il ritorno in campionato sabato contro il Cesena. “Adesso non è il momento di fermarsi per una vittoria. Si deve continuare. Andare a Udine, fare la partita e anche dopo, partita per partita, vediamo cosa succederà.” Parole che raccontano una mentalità vincente, lontana da compiacimenti, concentrata solo sul prossimo obiettivo. Perché per Gomes e il Palermo, la strada è ancora lunga, e ogni passo va fatto con gli occhi puntati avanti. Una serata perfetta, dunque. Ma solo un capitolo di una stagione che promette emozioni.
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Tabellino — Palermo vs Bari
| PALERMO (3-4-2-1) |
Formazione
Joronen; Pierozzi, Bani, Ceccaroni; Gyasi (71’ Diakitè), Segre (82’ Giovane), Ranocchia (82’ Blin), Augello; Palumbo (68’ Gomes), Brunori (71’ Le Douaron); Pohjanpalo A disposizione
Avella, Pizzuto, Vasic, Peda, Corona, Veroli Allenatore
Inzaghi |
|---|---|
| BARI (4-3-3) |
Formazione
Cerofolini; Dickmann, Vicari, Nikolaou, Dorval (89’ Rao); Darboe (58’ Pagano), Verreth, Braunoder (83’ Cerri); Sibilli, Moncini (58’ Gytkjaer), Castrovilli (83’ Antonucci) A disposizione
Pissardo, Burgio, Bellomo, Meroni, Maggiore, Partipilo, Pucino Allenatore
Caserta |
| Direzione di gara |
Arbitro: Daniele Perenzoni (Rovereto)
Primo assistente: Andrea Niedda (Ozieri)
Secondo assistente: Simone Biffi (Treviglio)
Quarto ufficiale: Alfredo Iannello (Messina)
VAR: Francesco Meraviglia (Pistoia)
AVAR: Marco Monaldi (Macerata)
|
|---|
| Reti | 76’ Le Douaron, 91’ Gomes |
|---|---|
| Ammoniti | 28’ Darboe, 81’ Verreth, 93’ Nikolaou |
| Spettatori | 32.363 (16.504 abbonati, 15.859 biglietti venduti) |
