Iran, riprendono negoziati a Vienna su nucleare. L’Europa: accelerare

Iran, riprendono negoziati a Vienna su nucleare. L’Europa: accelerare
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi
10 dicembre 2021

Riprendono a Vienna i negoziati per rilanciare l’accordo sul nucleare iraniano del 2015, dopo la sospensione decisa venerdì scorso a seguito della presentazione da parte di Teheran di due bozze di intesa sulla revoca delle sanzioni Usa e sul ripristino degli impegni sul nucleare. In un colloquio telefonico avuto ieri con il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, ha espresso “la necessità di progredire molto più velocemente nelle trattative per ripristinare l’accordo”. Due giorni fa, Amirabdollahian ha ribadito “la serietà” di Teheran nel negoziato, auspicando davanti alla Commissione esteri del parlamento iraniano che le “nostre proposte ragionevoli vengano prese in seria considerazione”. Diversa la posizione espressa dai negoziatori europei e americani sulle due bozze, definite la scorsa settimana “non serie”. Posizione ribadita due giorni dal ministero degli Esteri francese in una nota: “Le proposte presentate dall’Iran la scorsa settimana non costituiscono una base ragionevole compatibile con l’obiettivo di una rapida conclusione nel rispetto degli interessi di tutti”.

Ieri, in un colloquio con il vice ministro degli Esteri cinese Ma Zhaoxu, il capo negoziatore iraniano Ali Bagheri Kani ha ribadito che le proposte sono “documentate e ben fondate”, sollecitando la controparte a presentare una proposta simile: “La risposta più ovvia che le parti opposte potrebbero dare a questa mossa costruttiva è presentare le proprie opinioni documentate e ben fondate”. I delegati di Iran e di Russia, Cina, Regno Unito, Francia, Germania e Ue si sono riuniti il 29 novembre scorso per il settimo round di colloqui sul rilancio dell’accordo del 2015, abbandonato nel 2018 dall’amministrazione americana di Donald Trump che ha poi reintrodotto sanzioni contro Teheran. E due giorni fa l’amministrazione di Joe Biden ha annunciato sanzioni contro otto funzionari di governo e quattro organizzazioni iraniane accusate di violazioni dei diritti umani. Una decisione duramente criticata da Teheran: “Anche nel pieno dei negoziati di Vienna, gli Stati Uniti non riescono a smettere di imporre sanzioni contro l’Iran”, ha scritto su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri, Saeed Khatibzadeh. “Washington non riesce a capire che il ‘massimo fallimento’ e una svolta diplomatica si escludono a vicenda. Raddoppiare le sanzioni non fungerà da leva ed è tutt’altro che serietà e buona volontà”, ha aggiunto.

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