Jannik Sinner vince Wimbledon: analisi di una vittoria che cambia gli equilibri del tennis mondiale

Il numero uno del mondo conquista il quarto Slam in carriera battendo il campione in carica Carlos Alcaraz

Jannik Sinner ha scritto una pagina indelebile nella storia del tennis italiano. Sui prati sacri dell’All England Club, l’altoatesino ha conquistato il suo primo Wimbledon, diventando il primo italiano a trionfare nella 138esima edizione del torneo più prestigioso al mondo. Una vittoria che sa di riscatto e di consacrazione definitiva.

Jannik Sinner

La finale contro Carlos Alcaraz è stata un capolavoro di tennis e di carattere. Dopo aver perso il primo set 4-6, Sinner ha ribaltato completamente l’inerzia del match, imponendosi con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-4, 6-4 in poco più di tre ore di battaglia. Un successo che vale doppio: è la prima volta che il numero uno del mondo batte lo spagnolo dopo cinque sconfitte consecutive e rappresenta la rivincita perfetta dopo la cocente delusione del Roland Garros.
“Emotivamente la sconfitta di Parigi è stata dura, ma non importa come vinci o come perdi”, ha dichiarato Sinner nell’intervista post-match. “Bisogna capire cosa non ha funzionato e lavorare lì, usare la sconfitta per migliorare. È per questo che ho vinto questo torneo”.

La partita è iniziata in salita per l’azzurro. Alcaraz, dopo essere andato sotto 4-2 nel primo set, ha trovato il controbreak nell’ottavo game sfruttando un errore di rovescio di Sinner. Da quel momento, l’inerzia è cambiata completamente. Lo spagnolo ha chiuso il parziale 6-4 con una magia in allungo, capitalizzando un doppio fallo dell’italiano. Ma Sinner ha dimostrato di essere un campione vero.

Nel secondo set, la reazione è stata immediata e devastante. Un break nel primo game, ottenuto grazie a un doppio fallo di Alcaraz e risposte aggressive, ha messo le basi per il 6-4 che ha riportato la finale in parità.

Il terzo set ha confermato la crescita dell’altoatesino. Al nono game, Sinner ha strappato nuovamente il servizio ad Alcaraz, portandosi sul 5-4. L’azzurro ha poi servito per il set chiudendo con un ace di seconda “pazzesco” e un altro ace di prima, dimostrando una concentrazione e una precisione incredibili.

Il quarto set è stata la consacrazione definitiva. Il break decisivo è arrivato al terzo game, con Sinner che è salito anche 3-1. Nonostante le difficoltà e un pizzico di fortuna (un nastro e riga favorevoli), l’italiano ha mantenuto il controllo. L’ottavo game è stato il capolavoro: Sinner ha annullato due palle break e si è portato sul 5-3. Nell’ultimo game, avanti 40-0, ha chiuso al secondo match point.

“Con Carlos abbiamo un grande rapporto in campo e fuori, stiamo costruendo una rivalità incredibile”, ha commentato Sinner. “Vincerà ancora tante volte questo trofeo. È speciale, c’è la mia famiglia e il mio team. È bellissimo”. Anche Alcaraz ha riconosciuto i meriti dell’avversario: “Perdere è difficile e triste, ma complimenti a Jannik per la vittoria. Non si può sempre vincere, si è meritato il trofeo giocando un grande tennis per 2 settimane”.

Questo trionfo porta Sinner a quota 20 titoli in carriera, di cui quattro Slam: Australian Open 2024 e 2025, US Open 2024 e ora Wimbledon 2025. L’azzurro diventa anche il primo italiano a conquistare uno Slam su più superfici, confermando la sua versatilità e completezza tecnica. Il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, non ha nascosto l’entusiasmo: “In questo momento il tennis italiano è una corazzata. Abbiamo il tennista più forte al mondo e non è un caso isolato perché abbiamo la Paolini che ha vinto Roma, Musetti che è numero 7 e con Jannik potremmo avere due italiani alle finali di Torino”.

Sinner ha voluto dedicare la vittoria agli italiani: “Siete voi che mi date la forza di continuare. L’Italia è un paese che merita tanto quindi io sono contentissimo di essere italiano, sono contento di rappresentare l’Italia, sto cercando di fare il mio meglio ed è proprio il vostro supporto che mi dà veramente tanto”. Con questa vittoria, Sinner non solo entra nella leggenda del tennis italiano, ma si candida a diventare il dominatore assoluto del circuito. Il Grande Slam in due anni, come sottolineato da Binaghi, non è più un sogno impossibile. Il tennis italiano ha il suo re, e Jannik Sinner ha dimostrato che i sogni, quando coltivati con dedizione e talento, possono diventare realtà sui palcoscenici più importanti del mondo.