Juncker accusa gli eurodeputati: siete ridicoli. Tajani: abbia rispetto

4 luglio 2017

“Il Parlamento europeo è ridicolo, molto ridicolo”. E’ l’accusa, durissima, lanciata in modo diretto dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, agli eurodeputati, oggi a Strasburgo, per le troppe assenze durante il dibattito in plenaria del Parlamento europeo sui risultati della presidenza semestrale di turno maltese del Consiglio Ue. Juncker è stato interrotto due volte dal presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, che gli ha chiesto, con la voce alterata dalla collera repressa, di essere più rispettoso. “Presidente – ha esordito Juncker rivolto a Tajani, alla fine del dibattito in aula sul semestre di presidenza maltese, in presenza del primo ministro della Valletta Joseph Muscat – il Parlamento europeo è ridicolo, molto ridicolo. Io saluto i pochi che si sono presi il fastidio di essere qui in Aula. Il fatto che solo una trentina di eurodeputati siano presenti a questo dibattito dimostra a sufficienza che il Parlamento non è serio”. Poi, mentre Tajani allibito stava per reagire all’attacco a sorpresa, Juncker ha continuato con una battuta: “Se il primo ministro Muscat fosse la cancelliera Merkel, ciò che è difficilmente immaginabile, o il presidente Macron, più facile da immaginare, qui ci sarebbe il tutto esaurito. Il Parlamento – ha ripetuto il presidente della Commissione – è totalmente ridicolo”. A questo punto è intervenuto Tajani: “La prego signor presidente di avere un atteggiamento più rispettoso nei confronti… La prego, lei può criticare il parlamento ma non è la Commissione che deve controllare il Parlamento, è il Parlamento che deve controllare la Commissione, la prego…”. Immediata la risposta di Juncker: “Ci sono soltanto pochi deputati in plenaria che controllano la Commissione, siete ridicoli”, ha insistito. “Signor presidente – lo ha interrotto ancora Tajani -, non le perm… Le chiedo di utilizzare un linguaggio differente, non siamo ridicoli, glielo chiedo per cortesia, la prego, la prego…”. “Io – ha risposto Juncker, sempre più in collera – non parteciperò più, non parteciperò più a riunioni di questo tipo. La Commissione è sotto il controllo del Parlamento, ma il Parlamento deve rispettare anche le presidenze dei Paesi pèiù piccoli, cosa che non sta facendo. Volevo rendere omaggio – ha concluso il presidente della Commissione – al governo maltese e al suo primo ministro cha ha svolto un lavoro eccellente, come tutti i suoi ministri e funzionari, grazie”.

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