Urbano Cairo e Enrico Mentana(Instagram) IlFogliettone.it
La7 riconferma la sua identità: palinsesto stabile e libertà editoriale: due nuove proposte nel prime time
La prossima stagione televisiva di La7 si apre all’insegna della continuità e del consolidamento. Nessuna rivoluzione, nessuna clamorosa novità, e questa sembra essere proprio la notizia. Il presidente Urbano Cairo ha presentato i programmi futuri della rete confermando, con soddisfazione, che tutti i principali volti della rete sono stati rinnovati con contratti pluriennali. Tra i riconfermati figurano Aldo Cazzullo, Andrea Bianchi con Propaganda Live, Massimo Gramellini, Corrado Formigli e Lilli Gruber, tutti confermati prima ancora della scadenza dei rispettivi contratti.
Durante la presentazione del palinsesto, Cairo ha ribadito che non ci sono stravolgimenti da apportare. Gli ascolti, secondo i dati interni, premiano la linea editoriale adottata negli ultimi due anni. La7 registra una crescita media del 9% su base annua, con incrementi significativi del 16% nella fascia mattutina e addirittura del 23% nel pomeriggio. Una rete costruita, come ha ricordato Cairo, “un pezzo alla volta”, e che oggi raccoglie i frutti del lavoro svolto. L’obiettivo per la nuova stagione sarà approfondire e rafforzare quanto già costruito, con una strategia fondata sulla stabilità.
Tra le poche novità spiccano due nuovi progetti dedicati all’approfondimento. Il magistrato Nicola Gratteri debutta in TV con Lezione di Mafie, un format in sei puntate destinato ai più giovani, pensato come talk educativo e di sensibilizzazione. Accanto a lui, Roberto Saviano porterà in prima serata La Giusta Distanza, un altro ciclo di sei puntate basato su servizi esterni e interviste, volto a raccontare la realtà attraverso testimonianze dirette e punti di vista spesso in contrasto, ma necessari per comprendere la complessità del presente.
Tra i grandi volti della rete, Massimo Gramellini continuerà il suo percorso a La7 per almeno altre tre stagioni. Un segno di fiducia nella sua capacità di coinvolgere il pubblico e interpretare le trasformazioni sociali e politiche. Su Enrico Mentana, Cairo ha precisato che, nonostante alcuni segnali di insofferenza manifestati dal direttore del TG attraverso i social, il rapporto resta solido. Mentana stesso ha confermato la volontà di restare durante un incontro con la redazione. Il suo contratto scadrà nel 2026, ma le parti si dicono aperte a discuterne serenamente quando sarà il momento.
Focus sulle inchieste e sulle sperimentazioni
Andrea Salerno, direttore di rete dal 2017, ha sottolineato l’importanza dei format d’inchiesta. Il progetto con Roberto Saviano è stato definito stimolante e ben realizzato, con riprese in esterna che lo distinguono dal tradizionale talk da studio. Anche l’esperimento condotto con Pinuccio, volto noto di Striscia la Notizia, ha ricevuto riscontri positivi. Attraverso brevi video e contenuti digitali, si è cercato di portare su La7 un linguaggio fresco e accessibile, con un taglio ironico ma attento ai temi dell’attualità.
Cairo ha ricordato anche il lungo percorso di risanamento economico della rete. Nei primi dieci anni la gestione ha prodotto forti perdite, oltre un miliardo all’anno, che solo nel 2023 sono state finalmente azzerate. Nonostante le tensioni sindacali, Cairo ha sottolineato l’impegno nella gestione del personale: i giornalisti in forza sono oggi 125, su circa 500 dipendenti complessivi. La rete ha assunto 25 nuovi giornalisti, 9 dei quali negli ultimi anni, segno, secondo Cairo, di un’attenzione concreta alla qualità dell’informazione.

Game show sospesi: il caso di Flavio Insinna
Una nota a parte è stata dedicata alla sperimentazione con i game show, come Famiglie d’Italia condotto da Flavio Insinna. Nonostante i risultati non siano stati del tutto negativi, Cairo ha ammesso che questo genere non corrisponde pienamente alle aspettative del pubblico di La7. Il programma è quindi stato sospeso e il futuro della collaborazione con Insinna sarà valutato in seguito. Un segnale chiaro della volontà di mantenere l’identità editoriale della rete, senza cedere a modelli di facile intrattenimento.
Cairo ha concluso con un messaggio chiaro: La7 è una rete libera, dove ogni conduttore ha totale autonomia nella scelta degli ospiti e dei contenuti. Questa libertà, ha affermato, è il fondamento della credibilità conquistata presso il pubblico. In un panorama televisivo in continua evoluzione, La7 si propone quindi come punto fermo dell’informazione e dell’approfondimento, fedele alla sua linea editoriale e sempre più consapevole del proprio ruolo nel servizio pubblico non istituzionale.
