Papa Bergoglio
La morte di Papa Francesco ha aperto un periodo di transizione significativo per la Chiesa Cattolica. Questo articolo esplora gli eventi e le procedure che seguiranno il decesso del Pontefice, dal momento della constatazione della morte fino all’elezione del suo successore.
La constatazione della morte e il ruolo del Camerlengo
Con il decesso di Bergoglio, il primo atto è spettato al medico personale del Papa, che ha ufficialmente constatato la morte. Successivamente, ha informato il Cardinale Camerlengo, figura centrale durante la Sede Vacante. Il Camerlengo, alla presenza dei Maestri delle celebrazioni liturgiche pontificie, ha verificato formalmente il decesso, chiamando il Papa per nome tre volte e pronunciando la formula latina “Vere Papa mortuus est” (“Veramente il Papa è morto”).
A questo punto è iniziata la Sede Vacante. Il Camerlengo ha sigillato la stanza del Papa e informato il Vicario di Roma, che ha comunicato la notizia al mondo attraverso i canali ufficiali della Santa Sede.
Durante questo periodo, il Camerlengo assume la responsabilità dell’amministrazione dei beni della Santa Sede e della preparazione del Conclave. Un atto simbolico importante è la distruzione dell’Anello Piscatorio, l’anello papale utilizzato per sigillare i documenti ufficiali, che avviene in presenza dei cardinali.
La Sede Vacante e i preparativi funebri
Durante la Sede Vacante, i dicasteri della Curia Romana continuano a svolgere le funzioni ordinarie, ma con limitazioni significative: non possono prendere decisioni che spetterebbero al Papa.
La salma del Pontefice viene normalmente preparata per l’esposizione ai fedeli, sebbene Papa Francesco abbia espresso il desiderio di non essere esposto. Iniziano quindi i Novendiali, nove giorni di lutto durante i quali vengono celebrate messe in suffragio del Papa defunto.
I funerali e la sepoltura
I funerali si svolgeranno in Piazza San Pietro, presieduti dal Decano del Collegio Cardinalizio, con la partecipazione di cardinali, vescovi, capi di Stato e rappresentanti di altre religioni. Papa Francesco ha espresso il desiderio di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, differenziandosi dalla tradizione dei suoi predecessori che sono stati sepolti nelle Grotte Vaticane.
Il Conclave e l’elezione del nuovo Papa
I cardinali elettori – quelli con meno di 80 anni – si preparano per il Conclave, ritirandosi nella Cappella Sistina che viene sigillata per garantire la segretezza del voto. Durante questo periodo, non possono avere contatti con l’esterno e seguono un rituale preciso per le votazioni.
Ogni cardinale scrive il nome del proprio candidato su una scheda, la piega e la deposita in un calice. Le schede vengono poi scrutinate e i risultati annunciati. Se nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta di due terzi dei voti, le schede vengono bruciate producendo una fumata nera, segnalando che l’elezione non è ancora conclusa.
Quando viene finalmente eletto il nuovo Papa, le schede vengono bruciate con paglia secca, producendo la famosa fumata bianca. Il cardinale Protodiacono si affaccia dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro e annuncia al mondo “Habemus Papam”, rivelando il nome del nuovo Pontefice. Il Papa eletto si presenta quindi alla loggia e impartisce la sua prima benedizione “Urbi et Orbi” (alla città e al mondo).
Questo processo, ricco di tradizione e simbolismo, guiderà la Chiesa Cattolica attraverso questo periodo di transizione verso una nuova leadership spirituale.