“La mia casa è un rudere: quindi, non pago l’IMU”: boom di case ‘invecchiate’ per evitare l’odiata tassa I La strategia dell’abbandono dilaga, il Fisco sta impazzendo

Rudere (Pexels) Ilfogliettone

Rudere (Pexels) Ilfogliettone

Come di consueto gli italiani si rivelano maestri nell’elusione delle regole, anche per quanto riguarda le tasse. Cosa succede. 

L’Italia si conferma uno dei paesi europei con la pressione fiscale più elevata, posizionandosi tra i primi posti, subito dopo la Danimarca e la Francia. Un fardello che grava pesantemente sulle spalle di cittadini e imprese, limitando la crescita economica e la capacità di spesa, in un contesto già segnato da incertezze.

Le tasse che più erodono il potere d’acquisto e affossano l’economia sono l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), che incide direttamente sui salari e le pensioni, e l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto), che colpisce ogni singolo acquisto.

Il dramma dell’evasione fiscale è una piaga dilagante che mina alle fondamenta il sistema. Anno dopo anno, miliardi di euro sfuggono al fisco, risorse vitali che potrebbero essere impiegate per migliorare i servizi pubblici, ridurre il debito o alleggerire il carico fiscale per chi le tasse le paga onestamente.

Questo fenomeno endemico crea un’enorme ingiustizia sociale, penalizzando chi rispetta le regole e alimentando un circolo vizioso di sfiducia. L’evasione non è solo un illecito economico, ma un cancro che corrode la coesione sociale e impedisce al paese di sfruttare appieno il proprio potenziale di sviluppo.

L’IMU e chi non la deve pagare

L’IMU (Imposta Municipale Propria) è una tassa patrimoniale locale, introdotta in Italia nel 2012, che si applica sul possesso di beni immobili. Ha sostituito la precedente ICI. Il costo dell’IMU varia notevolmente in base a diversi fattori, tra cui il comune in cui si trova l’immobile, la categoria catastale e l’aliquota specifica stabilita dall’amministrazione locale. Generalmente, l’IMU non è dovuta per l’abitazione principale e le relative pertinenze.

Sono inoltre esonerati dal pagamento gli immobili occupati abusivamente (a patto che sia stata presentata denuncia), i fabbricati rurali strumentali all’attività agricola, alcuni immobili di interesse storico o artistico e quelli inagibili o inabitabili (per i quali è prevista una riduzione del 50%).

Soldi (Instagram) IlFogliettone

In Italia “boom di ruderi”

Negli ultimi anni, il numero di unità immobiliari collabenti (ruderi privi di tetto ma situati in contesti urbanizzati) è più che raddoppiato dal 2011, anno precedente all’introduzione dell’IMU. A oggi, si contano circa 629.022 immobili classificati come F2, registrando un aumento del 126% rispetto al 2011 e del 9,3% dal 2020. Questo fenomeno è spesso attribuito alla decisione dei proprietari di abbandonare edifici senza valore di mercato, lasciandoli decadere pur di evitare il pagamento delle imposte.

Le province con il maggior numero di immobili collabenti includono Frosinone (con 32.000 unità), seguita da Cosenza, Messina, Torino e Cuneo. Napoli spicca per l’incremento percentuale più elevato tra il 2020 e il 2024, con un +24%, mentre Varese ha visto un aumento del 135% su valori assoluti più contenuti. Nei capoluoghi, la predominanza di questi immobili si riscontra a Palermo, Reggio Calabria, Messina, Ragusa e Roma.