Un progetto per l’umanità
Da anni, Lampedusa è sinonimo di accoglienza. Qui, dove il mare racconta storie di speranza e tragedia, gli abitanti hanno fatto dell’ospitalità un atto spontaneo, un modello di dignità umana. “Gli isolani non si sono mai tirati indietro, trasformando l’emergenza in un esempio concreto di fraternità,” dichiara Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana. Il progetto “Gesti dell’accoglienza”, sostenuto dal collettivo francese Perou e dal programma Avenir, nasce nel 2021 con un obiettivo ambizioso: iscrivere questa pratica spontanea nel Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Laboratori, scambi culturali e il coinvolgimento di artisti, università e studiosi di Italia e Francia stanno plasmando un dossier che sarà presentato entro il 2025.
Un archivio di gesti e immagini
Parte integrante del programma di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, il progetto prevede la creazione di un archivio iconografico che documenti le pratiche di accoglienza lampedusane. Da questo lavoro nasceranno dieci immagini emblematiche e un film di dieci minuti, da presentare entro la fine dell’anno. “Questo progetto premia lo sguardo e la bontà d’animo dei lampedusani, che hanno sempre agito in prima persona nelle situazioni di emergenza,” sottolinea Maria Teresa Cucinotta, presidente di Agrigento2025. Un’iniziativa che non solo celebra il passato, ma guarda al futuro, promuovendo un modello di convivenza basato su ascolto e solidarietà.
Lampedusa, il volto autentico dell’Europa
“Lampedusa rappresenta l’Europa che accoglie,” afferma il sindaco Filippo Mannino. “Qui, dove il mare segna la vita di chi ci abita, nessuno si volta dall’altra parte. Davanti al pericolo, si tende una mano.” Il progetto Unesco vuole rendere visibile e duraturo questo coraggio silenzioso, trasformando gesti quotidiani in un patrimonio universale. L’evento del 12 settembre, con il concerto di Giovanni Allevi, sarà il momento culminante di questa narrazione. Il compositore, solo al pianoforte, guiderà il pubblico in un viaggio di musica e poesia con il suo progetto Armonie Invisibili, intrecciando temi universali di introspezione e rinascita.
Un evento per riflettere e celebrare
L’appuntamento, a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria dal 1° settembre (online, fino a esaurimento posti), si terrà nella cornice unica di Cala Francese, organizzato dal Comune di Lampedusa e Linosa con il sostegno della Regione Siciliana e del Parco archeologico della Valle dei Templi. Un’occasione non solo per ascoltare Allevi, ma per riflettere sul significato profondo dell’accoglienza in un mondo attraversato da divisioni.
Lampedusa, con la sua storia di mani tese e cuori aperti, si candida a diventare un faro per l’umanità. Il 12 settembre, mentre le note di Allevi risuoneranno al tramonto, l’isola lancerà un messaggio al mondo: l’accoglienza non è solo un gesto, ma un’eredità culturale da custodire. Riuscirà questo piccolo avamposto a ispirare un cambiamento globale? La risposta, forse, è già scritta nei volti di chi, ogni giorno, sceglie di non voltarsi dall’altra parte.