Medico scrive a Bowie: “Hai dato ai malati terminali una speranza”

Per il dott. Taubert c’è da ringraziarlo perché “mentre l’idea della morte ti accompagnava, mi ha sorpreso ed ha avuto un enorme effetto su di me e sulle persone con cui lavoro” un album come “Blackstair” “pieno di riferimenti, indizi e allusioni”. L’ha ringraziato per aver scelto di morire a casa, circondato dagli affetti: “Molti di noi, nella tua stessa situazione, vorrebbero apparire esattamente come te. Sembravi in forma, come al solito, nonostante i mostri spaventosi contro i quali combattevi”. L’ha ringraziato perché con una paziente malata terminale ha parlato tranquillamente di questi problemi grazie a lui: “Ci siamo chiesti chi fosse stato accanto a te quando hai esalato l’ultimo respiro e se qualcuno ti stesse tenendo la mano. Credo che questo fosse un aspetto a cui lei teneva particolarmente riguardo la sua stessa morte. Tu le hai dato modo di esprimerlo e di rivelarlo a me. Ti ringrazio”.
