Da Montolivo a Ranocchia: quanto “costano” i panchinari di lusso della Serie A

Da Montolivo a Ranocchia: quanto “costano” i panchinari di lusso della Serie A
13 maggio 2019

Quanto è bello giocare a calcio. Sin da piccoli, quando con la palla sotto il braccio scendiamo per strada, già al cortile o quando diventiamo più grandi prenotiamo la classica partita di calcetto con gli amici. Tutto meraviglioso, gli occhi sognanti e l’attesa spasmodica del fischio d’inizio: fino a quando, un giorno lontano, realizzi quel sogno e diventi calciatore. Arrivano le donne, le macchine, ma soprattutto i soldi: è lì che ti rendi conto di quanto giocare, non sia poi così fondamentale.

Analizzando la classifica dei giocatori che più hanno riscaldato la panchina nel corso di questo campionato, elaborata dalla redazione di Sports Bwin, scopriamo come la maggior parte di questi siano alcuni dei più pagati dai rispettivi club. Forse non proprio un caso, forse si, non lo sapremo mai: un’idea però è giusto farsela, ad esempio alla luce del recentissimo rinnovo di contratto di Ranocchia. Certo, a cifre più basse rispetto all’accordo precedente, ma che desta comunque curiosità visto lo scarsissimo minutaggio a cui pare essersi rassegnato un giocatore che è ancora appena un trentenne, che ha appena assistito all’arrivo di un altro centrale di grandissimo livello come Godin che assieme a De Vrij e Skriniar vedrà il campo col lumicino, soprattutto nel caso di permanenza di Miranda.

Discorso simile per Candreva, dopo anni felici alla Lazio e i primi due discreti all’Inter, nel corso di quest’annata ha rifiutato qualsiasi destinazione soprattutto a gennaio preferendo evidentemente il lauto compenso arrivato ogni mese sul suo conto, rispetto al campo. E non è diversa la situazione lungo l’altra sponda del Naviglio, anzi: la situazione in casa Milan è ancora più evidente.

I casi di Montolivo e Bertolacci sono piuttosto emblematici: i due non hanno praticamente mai visto il campo, in particolare l’ex capitano che persino in una moria di centrocampisti fra dicembre e gennaio non è stato mai preso in considerazione dal tecnico Gattuso. Non diversa la situazione dell’ex Genoa, che nonostante la giovane età continua a scaldare la nobile panchina rossonera, rifiutando anch’egli numerose offerte giunte dal mercato invernale e primeggiando nella graduatoria dei calciatori con la più alta percentuale di minutaggio in panchina.

Ci sono poi gli acquisti onerosi della scorsa estate che non hanno saputo dare riscontro in campo, occupando prevalentemente il posto a sedere, fra panca e tribuna. E’ il caso del giovane centrale brasiliano Bremer del Torino, pagato sei milioni di euro in estate e mai preso in considerazione da Mazzarri, o Norgaard pagato 3.5 milioni dalla Fiorentina e disperso fra i tanti giocatori impiegati da Pioli prima e Montella poi. Fino al caso Laxalt: per lui sono stati spesi ben 18 milioni di euro, ma Gattuso gli ha praticamente sempre preferito Rodriguez nel ruolo di terzino sinistro, senza mai prenderlo in considerazione nella posizione di mezzala o esterno offensivo, occupate più che dignitosamente nella sua ottima esperienza al Genoa. Storie di soldi buttati, dalle società ed incassai, dai protagonisti: con buona pace ai sogni di rincorrere un pallone.

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