“Questione sociale”, “emergenza climatica”, “lavoro sfruttato e precario”, “la lotta contro il patriarcato”, le “battaglie femministe” e quelle degli “invisibili”. Nel suo intervento su Instagram Elly Schlein cita i temi che a suo giudizio devono rappresentare l’ossatura di un programma del “campo progressista” e del Pd. La deputata democratica annuncia la partecipazione al congresso costituente del partito e invita ad aprire “una riflessione profonda da fare con le persone e non nel ceto politico o nei gruppi dirigenti. E’ fondamentale aprire le porte a quei mondi che non si sono più sentiti rappresentati o comunque non dal nostro campo. Provare a capire se c’è una speranza di una ricostruzione di una prospettiva alta. Tante persone, almeno credo, hanno interesse a partecipare a un percorso di questo tipo”.
Non si può discutere di nomi senza avere chiarito che la giustizia sociale e la riduzione delle diseguaglianze è l’orizzonte a cui tendere. Coniugandolo però alla giustizia climatica, perché sappiamo che chi paga oggi più caro il prezzo dell’emergenza climatica sono le fasce più povere”. “Dobbiamo fare la guerra alla povertà e non ai poveri. Per questo dico a Giorgia Meloni: giù le mani dal reddito di cittadinanza.
Per fortuna che c’è stato quello strumento nel momento della pandemia. E’ l’Istat dice che ha impedito di far scivolare verso la povertà assoluta milioni di persone in Italia”. Non si può discutere di nomi se prima non abbiamo trovato il pieno coraggio di dire che dobbiamo contrastare la precarietà, i contratti a termine, che dobbiamo proporre un salario minimo sotto il quale non è lavoro, è sfruttamento. La nostra comunità è disorientata da alcune scelte, rotture, che si sono consumate in questi anni. Proviamo a ritrovare chiarezza sulle diseguaglianze, sulla battaglia per il lavoro di qualità e sull’emergenza climatica”.
