Presidente Ars, su scioglimento consigli si farà una legge

4 gennaio 2017

“Sullo scioglimento dei sindaci e dei consigli comunali in Sicilia il parlamento regionale farà una legge di interpretazione autentica”. Lo dice il presidente dell’ARS, Giovanni Ardizzone, intervenendo sulla delicata questione dello scioglimento dei sindaci e dei consigli comunali, che al momento nell’ isola non avviene in modo sincronizzato, secondo il principio “simul stabunt, simul cadent”, come nel resto d’ Italia, ma viene regolata in ultimo da una norma, la legge 17 del 2016, che stabilisce tra le cause di decadenza del sindaco, anche la mancata approvazione dei bilanci. Gli effetti di questa norma sono stati fino ad oggi sospesi dall’assessorato agli Enti locali, per via di un problema di interpretazione normativa. Occorre infatti una legge dell’Ars che stabilisca se l’efficacia della norma non sia sospesa fino a quando si procederà nei comuni a nuove elezioni.

Una situazione che resta in una sorta di purgatorio legislativo da mesi, mandando nel caos una decina di amministrazioni comunali, molte della quali in fase di scioglimento anche per via della mancata approvazione dei bilanci. Nel corso dell’ ultima seduta d’ Aula si è pronunciato in merito anche il presidente della Regione Rosario Crocetta, sollecitato dalle forze dell’ opposizione all’ ARS che gli chiedevano di intervenire in alcune realtà territoriali dove i sindaci restano ancora in carica dopo lo scioglimento del consiglio comunale. Crocetta aveva bloccato la circolare interpretativa dell’ assessorato agli enti locali sulla decadenza dei sindaci e chiesto un parere al consiglio di giustizia amministrativa. Il verdetto del Cga aveva dato via libera all’applicazione della legge ma solo per i consigli che si sono insediati dopo la pubblicazione della stessa.

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Lo stesso governatore ha riferito in Aula “la magistratura si è pronunciata ed ha sottolineato che la norma non è applicabile per quei consigli comunali che si sono insediati prima della pubblicazione della legge. Non mi dispiacerebbe affatto, per essere chiari, se qualche sindaco andasse a casa – ha aggiunto Crocetta – ma compirei un abuso, dichiarare la decadenza dei sindaci in atto, contro un parere della magistratura mi metterebbe di fronte ad un reato. L’ idea del presidente della Regione è però “di sottoporre una mozione all’Aula per vedere se si possa operare in tal senso”. Gli uffici di Palazzo d’Orleans sostengono invece la più sicura via legislativa annunciata da Ardizzone, che vedrà presto in prima commissione un testo che adeguerà la norma regionale al resto d’Italia.

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