Presidente egiziano ‘grazia’ Patrick Zaki. Meloni: avevo posto la questione ad al-Sisi

Presidente egiziano ‘grazia’ Patrick Zaki. Meloni: avevo posto la questione ad al-Sisi
Patrick Zaki
19 luglio 2023

Il presidente egiziano al-Sisi ha graziato il ricercatore Patrick Zaki. La notizia arriva solo un giorno dopo la condanna a tre anni decisa dal Tribunale di Mansura, con l’accusa di aver diffuso notizie false. La sentenza, arrivata dopo un’infinita serie di rinvii, non era appellabile e l’attivista era stato subito trattenuto dalle autorità e portato via dall’aula: si erano levati appelli per la sua grazia sia dal governo italiano che da quello statunitense.

Fonti egiziane riferiscono che Zaki “dovrebbe essere rilasciato già oggi”, perché solitamente “tutte le persone che beneficiano della grazia presidenziale vengono rilasciate lo stesso giorno”. Secondo quanto si apprende, l’intelligence – attraverso l’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna) – sta lavorando per  organizzare il trasferimento di Zaki in Italia già nelle prossime ore. Non ci sarebbe infatti alcun divieto di espatrio per l’attivista.

Meloni: avevo posto la questione ad al-Sisi

 

La notizia è stata confermata dalla premier Meloni: “Domani Patrick Zaki sarà in Italia e gli auguro dal profondo del cuore una vita di serenità e di successi”, ha detto in un videomessaggio, ringraziando il presidente al-Sisi per avergli concesso la grazia. “Fin dal nostro primo incontro dello scorso novembre ho sempre posto la questione e riscontrato da parte sua attenzione e disponibilità – ha aggiunto la premier -. Grazie all’intelligence e ai diplomatici, tanto italiani quanto egiziani, che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per arrivare alla soluzione auspicata”, ha concluso la premier.

 

La promessa di matrimonio

 

Ieri la condanna a tre anni, inattesa e seguita da un coro di proteste; oggi un rinnovo di promessa di matrimonio. Reny Iskander, fidanzata di Patrick Zaki, ha voluto esprimere con una lettera l’affetto e la vicinanza al giovane attivista egiziano, fresco di laurea (a distanza) all’Università di Bologna nel giorno dell’anniversario del loro quarto anno assieme che cade appunto proprio all’indomani della condanna inflitta dal Tribunale. Lettera che ha subito fatto il giro del web e a Bologna è stata condivisa e rilanciata da Rita Monticelli, docente di Zaki e consigliera comunale del Pd. “Patrick amore mio, buon anniversario, oggi compiamo il nostro quarto anno insieme. Anni passati con alti e bassi, non so come. Anni di amore, calore e incessante donazione reciproca”, scrive Reny rinnovando la sua promessa di vita di coppia.

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La grazia presidenziale

 

Il “Presidente Abdel Fattah al-Sisi (…) usa i suoi poteri costituzionali ed emette un decreto presidenziale che concede la grazia a un gruppo di persone contro le quali sono state pronunciate sentenze giudiziarie, tra cui Patrick Zaki e Mohamed El-Baqer, in risposta all’appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche”, ha scritto su Facebook un componente del Comitato per la grazia presidenziale egiziano, Mohamad Abdelaziz. Mohamed al-Baqer è l’avvocato di Alaa Abdel Fattah, il più noto prigioniero politico egiziano, come riporta il quotidiano statale al-Ahram.

 

Le reazioni

 

 “In politica contano i fatti, i fatti ci sono stati, quindi è arrivata una bella notizia come ritenevamo che sarebbe dovuta arrivare”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani commentando, in un breve punto stampa fuori Montecitorio, la grazia concessa dal presidente egiziano Al Sisi allo studente dell’Università di Bologna Patrick Zaki, condannato ieri da un tribunale egiziano a tre anni di reclusione. “I risultati non capitano mai a caso – ha aggiunto Tajani rispondendo alla domanda se il governo italiano si aspettasse questa notizia -. Dalla prima visita che ho fatto in Egitto, uscendo da un incontro con al Sisi, ho detto che ci sarebbe stata un`attenzione positiva sul caso Zaki, quindi oggi è arrivato un risultato positivo. Ripeto: contano i fatti”.

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L’arcivescovo card. Matteo Zuppi, che in questi giorni si trova in visita a Washington come inviato del Papa, ha espresso la sua gioia per l’annunciata liberazione del giovane “nell’attesa di poterlo presto incontrare per rallegrarmi con lui e condividere la fede e la speranza”. “I risultati non capitano mai a caso – ha aggiunto Tajani rispondendo alla domanda se il governo italiano si aspettasse questa notizia -. Dalla prima visita che ho fatto in Egitto, uscendo da un incontro con al-Sisi, ho detto che ci sarebbe stata un’attenzione positiva sul caso Zaki, quindi oggi è arrivato un risultato positivo. Ripeto: contano i fatti”.

E il rettore dell’università di Bologna, Giovanni Molari: “La notizia ci colma di gioia. Dopo l’angoscia di ieri, è un momento  di insperato sollievo e di grandissima felicità per tutta l’Alma Mater. Speriamo sia la  fine di oltre tre anni di attese e di speranze deluse. Aspettiamo di conoscere i dettagli, ma confidiamo che presto arriverà il momento che abbiamo aspettato tanto a  lungo: riaccogliere Patrick a Bologna, nella sua università, e dedicargli una grande festa di laurea che sarà idealmente una festa di tutta la città e di tutto il Paese. Ringraziamo tutti coloro che in questi anni non hanno mai smesso di sostenere Patrick con una mobilitazione costante e generosa. Ringraziamo il governo per l’attenzione che  ha dedicato alla vicenda di Patrick e tutte le persone che hanno contribuito a raggiungere il risultato odierno. Caro Patrick, tutta l’Alma Mater ti aspetta per riabbracciarti!”.

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 “La grazia concessa a Patrick Zaki è una notizia che riempie di gioia. Ed è motivo di orgoglio perché frutto anche dell`incessante lavoro che il Governo e la diplomazia italiana hanno portato avanti con professionalità e abnegazione”. Lo scrive su Twitter la ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa Elisabetta Casellati. “Grazie al Presidente Giorgia Meloni, al Ministro Antonio Tajani e a tutti coloro che si sono prodigati per questo risultato che riporta Patrick ai suoi affetti e rafforza la credibilità del nostro Paese e delle sue istituzioni”, aggiunge Casellati.

La grazia egiziana a Patrick Zaki è “una grande vittoria del lavoro, della serietà e dell’impegno”. L’ha detto oggi il ministro della Difesa Guido Crosetto, intrattenendosi coi giornalisti a margine di un evento organizzato da Med’or a Roma. “Una grande vittoria del lavoro, della serietà e dell’impegno, ottenuta non con dichiarazioni ma col lavoro quotidiano. Un risultato portato a casa in primis dal lavoro silenzioso del presidente Meloni e del ministro Tajani, di tutta la diplomazia italiana, del nostro ambasciatore”, ha detto il ministro. “Perché comunque per ottenere risultati bisogna studiare le vie migliori e bisogna sempre rispettare gli altri paesi”, ha continuato Crosetto. “Alla fine – ha proseguito – il lavoro fatto in questo periodo ha prodotto un risultato positivo, io sono molto contento. Sono contento che possa produrre anche molti altri risultati positivi nel rapporto con l’Egitto”.

 “La grazia a Patrick Zaki è una bellissima notizia. Mi congratulo per la decisione con il Presidente Al-Sisi e la Presidente Meloni”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in un tweet dove ‘posta’ una foto del ricercatore condannato ieri da un tribunale egiziano.

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