“Qui ci vivi anche tu, e devi pagare la tua parte”: guerra tra COINQUILINI, se non caccia i soldi, costringilo così I Lo dice la Legge
Condominio (Pixabay) IlFogliettone
Non sono rare le diatribe riguardanti locatori e inquilini quando si tratta di dover pagare le bollette. Cosa dice la legge.
Il sogno della casa di proprietà rimane una realtà per la maggior parte della popolazione. Secondo i dati più recenti dell’Istat, circa il 70% delle famiglie italiane vive in una casa di proprietà. Il restante 20% circa vive in affitto, mentre la parte rimanente usufruisce di soluzioni abitative a titolo gratuito.
I pro sono evidenti: la possibilità di disporre di un bene che acquisisce valore nel tempo, la libertà di personalizzare l’immobile senza chiedere permessi e, una volta estinto il mutuo, l’assenza di un canone mensile. Il principale svantaggio è l’impegno finanziario a lungo termine e i costi elevati, che includono tasse, manutenzione e ristrutturazioni.
Non ci si vincola a un’unica località e si ha la possibilità di cambiare casa più facilmente per motivi lavorativi o personali. I costi iniziali sono inferiori rispetto a un acquisto, non richiedendo un grande capitale per l’anticipo del mutuo, e le spese di manutenzione straordinaria sono generalmente a carico del proprietario.
Tuttavia, l’affitto presenta anche notevoli svantaggi. L’instabilità è un fattore cruciale, poiché il proprietario può decidere di non rinnovare il contratto. Inoltre, ogni mese si paga un canone che non genera un patrimonio, e il locatario ha meno libertà di apportare modifiche all’immobile.
Inquilini morosi
Gestire un inquilino moroso richiede un approccio graduale ma deciso. Il primo passo è un contatto informale per capire le ragioni del mancato pagamento. Se la situazione non si risolve, il proprietario può inviare una lettera di diffida tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, intimando il saldo del debito.
In caso di mancato pagamento protratto, il proprietario deve rivolgersi a un avvocato per avviare la procedura di sfratto per morosità. Il giudice, verificata la morosità, emetterà un’ordinanza di sfratto, fissando una data entro cui l’inquilino dovrà lasciare l’immobile. Parallelamente, un’ingiunzione di pagamento può essere richiesta.

Se l’inquilino non paga le bollette
La responsabilità per le bollette non pagate, come luce, gas e acqua, ricade quasi sempre sull’inquilino, a meno di specifici accordi contrattuali che prevedano diversamente. Per questo, è fondamentale che il contratto di locazione specifichi chiaramente chi deve sostenere tali spese. Se le utenze sono intestate al proprietario, questi rischia di dover saldare il debito.
Se l’inquilino si dimostra moroso, il primo passo da compiere è inviare una comunicazione formale, tramite raccomandata o PEC, intimando il pagamento entro un termine stabilito. Se la situazione non si risolve, si può ricorrere a un’azione legale. Con il supporto di un avvocato, il proprietario può avviare la procedura di sfratto per morosità e ottenere un decreto ingiuntivo.
