Scienza e Tecnologia

Soyuz attracca alla ISS con il robot Fedor

E’ finalmente riuscito l’attracco alla Stazione spaziale internazionale della Soyuz con a bordo robot umanoid Fedor, che contiene anche un pezzo di ricerca italiana: Mini-EUSO, un telescopio costruito per catturare diversi fenomeni legati ai raggi ultravioletti di origine cosmica. Nei giorni scorsi la navetta aveva fallito l’attracco a causa del mancato funzionamento dell’antenna del sistema di attracco automatico Kurs sulla Iss.

Il Mini-EUSO è stato sviluppato nell’ambito di una collaborazione internazionale guidata dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e dall’istituto di ricerca giapponese RIKEN. Il progetto nasce da una cooperazione tra l’Agenzia spaziale italiana e quella russa, Roscosmos. La Soyuz ha trovato, al suo arrivo all’ISS, un altro pezzo d’Italia, perché in questo momento a orbitare sulla Terra c’è l’astronauta italiano Luca Parmitano.

L’esperimento Mini-EUSO è coordinato dal professor Marco Casolino della sezione Infn dell’Università di Tor Vergata. Il Mini-EUSO verrà collocato nel modulo russo dell’ISS e sarà puntato verso la Terra per catturare 400mila immagini al secondo che consentiranno, grazie alle sue lenti di inaudita sensibilità, di registrare le emissioni ultraviolette di origine cosmica. Il Mini-EUSO sarà utile a comprendere numerosi fenomeni ad alta energia invisibili agli osservatori a terra, ma anche diversi fenomeni terrestri e atmosferici.

Consentirà, per esempio, di avere per la prima volta una mappa notturna delle emissioni notturne nalla banda dell’ultravioletto della Terra, di osservare la bioluminescenza prodotta dal plancton e le variazioni prodotte dall’uomo. Ancora, il telescopio permetterà di ricercare la “materia strana”, che è uno stato della materia che si suppone esista ma ancora nessuno è riuscito a osservare. O anche particelle che ritiene provengano da altre galassie e sulla cui natura ci sono ancora dubbi.

La Soyuz non ha equipaggio umano a bordo, ma al posto del comandante è seduto Fedor, che non è un cosmonauta umano, ma un robot umanoide. Prima di fare il cosmonauta, tuttavia, Fedor ha avuto una storia diversa e controversa. Sviluppato dal ministero delle Emergenze russo per le operazioni di soccorso col nome di Avatar, fu ripreso nel 2017 mentre sparava con armi. Cioè si pensò che la Russia stesse creando un Terminator. askanews

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