Sassuolo insidioso, Chivu avverte: “Dovremo essere pronti”. Torna Lautaro

Il tecnico nerazzurro conferma il recupero dell’attaccante argentino e promuove i nuovi acquisti Luis Henrique e Diouf negli allenamenti.

Cristian Chivu

L’Inter si prepara alla sfida casalinga contro il Sassuolo di Fabio Grosso con la consapevolezza di dover mantenere alta la concentrazione dopo il successo europeo contro l’Ajax. Cristian Chivu, alla vigilia del match di San Siro, ha tracciato la rotta per i suoi uomini: “Domani serviranno maturità, concretezza e gioco per portare a casa il risultato”.

Il tecnico nerazzurro ha affrontato con serenità le critiche ricevute nelle ultime settimane, mostrando una solidità mentale che vuole trasmettere al gruppo. “Il rumore dei nemici fa parte del gioco, ma io penso solo ad aiutare i ragazzi”, ha dichiarato. “Questa squadra merita di essere difesa perché è forte e ha dimostrato di avere attributi e qualità. Per questo sono sereno e tranquillo”.

Le notizie dall’infermeria portano un sorriso in casa Inter. Lautaro Martinez, protagonista di un recupero lampo dopo i problemi fisici accusati mercoledì, sarà regolarmente a disposizione. “Lautaro oggi si è allenato con noi, è sempre disponibile e non si tira mai indietro”, ha spiegato Chivu. “Mercoledì non riusciva nemmeno a camminare, ma era comunque pronto a entrare”. Con una battuta sul portiere, l’allenatore ha aggiunto: “Un Martinez giocherà sicuramente”.

Sassuolo, avversario da non sottovalutare

Nonostante la differenza di classifica, Chivu ha messo in guardia i suoi dalla pericolosità degli emiliani. “Il Sassuolo è preparato e insidioso, può metterci in difficoltà. Dovremo essere pronti sotto tutti i punti di vista”, ha ammonito il tecnico rumeno, che conosce bene le insidie di match apparentemente semplici sulla carta.

Sul fronte formazione, resta il dubbio Pio Esposito. Il giovane talento nerazzurro scalpita per una maglia da titolare, ma Chivu mantiene il riserbo: “Ha qualità, fame e sta facendo bene. Mi piace il modo in cui si presenta in allenamento, ma vale lo stesso per Bonny e per tutto il gruppo”. Una diplomazia tattica che nasconde probabilmente già le scelte definitive.

La filosofia della meritocrazia guida le decisioni dell’allenatore interista, che ha voluto sottolineare l’importanza dell’intera rosa. “Gli undici titolari sono importanti, ma i cambi possono spostare l’andamento della partita”, ha ricordato, citando la rimonta di Torino. “A Torino abbiamo ribaltato il match proprio con le sostituzioni. L’opportunità arriverà per tutti, prima o poi”.

Il recupero dei big e i nuovi innesti

Particolare attenzione è stata dedicata ai giocatori che hanno concluso con difficoltà la scorsa stagione. Calhanoglu, Bisseck e Frattesi stanno gradualmente ritrovando la migliore forma. “Chi ha avuto problemi a fine stagione scorsa non è rientrato subito al meglio”, ha spiegato Chivu. “Serve tempo per ritrovare il ritmo, ma giorno dopo giorno avranno modo di giocare. Calhanoglu per noi è fondamentale per il valore che dà in mezzo al campo”.

Spazio anche per i nuovi acquisti Luis Henrique e Diouf, che stanno impressionando positivamente negli allenamenti. “Stanno facendo bene e meritano spazio. Le partite finora non hanno permesso determinati cambi, ma avremo occasione di vederli”, ha assicurato l’allenatore. Sul centrocampista senegalese ha precisato: “Andy è più una mezzala, anche se può fare il mediano”. Su Luis Henrique invece: “Può giocare sia a destra che a sinistra, ma non mi è dispiaciuto neppure da mezzala a Monaco”.

L’importanza del sostegno e la crescita di Esposito

Chivu ha inoltre sottolinea l’aspetto mentale, determinante per una squadra che punta ai massimi traguardi. “La motivazione è fondamentale. Questo gruppo ha bisogno del sostegno della curva e di credere nelle proprie qualità”, ha dichiarato. “Anche i campioni sono umani e vanno incoraggiati. Possono fare ancora di più”.

Su Pio Esposito, il tecnico ha rivelato dettagli interessanti sulla crescita del giovane attaccante: “Capiva già tanto di calcio a 13 anni e ora è migliorato ancora. Ha meritato il posto all’Inter con il suo lavoro, il Mondiale lo ha aiutato a crescere”. Parole che confermano le grandi aspettative riposte nel talento della Primavera, ormai stabilmente in prima squadra.