Scoppia il caso Lega: presidenti di commissione non si dimettono. Borgonzoni: stop mercimonio. Far mancare numeri

30 agosto 2019

La Lega ha già assunto il ruolo di opposizione. I presidenti delle commissioni parlamentari della Lega eletti a inizio legislatura dalla maggioranza M5s-Lega non si dimetteranno con la nascita del nuovo Governo targato M5s-Pd. E’ stato chiaro il sottosegretario uscente, Claudio Durigon, al termine della consultazione a Montecitorio con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a cui ha rappresentato il Carroccio insieme alla sottosegretaria uscente Lucia Borgonzoni. Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha disertato l’incontro.

“I presidenti di commissione – ha sottolineato Durigon – sono quelli delle Camere Fico e Casellati: non devono dimettersi e restano al loro posto. Io ad esempio ho votato Fico e ora non chiedo mica che si dimetta”. Borgonzoni ha evidenziato che “Conte non ci ha rassicurato su difesa del lavoro svolto”. “Il presidente ha detto che difenderà i provvedimenti fatti, ma è pronto a sedersi ad un tavolo e ascoltare le nuove modifiche” ha evidenziato la Borgonzoni. In altri termini, “non siamo riusciti a capire quale sarà l’indirizzo del presidente Conte”. In sostanza, “un colloquio tutto sul passato e poco sul futuro”. “Non ha detto che non tocchera’ quota 100 e autonomia – ha proseguito la sottosegretaria uscente -. Non l’ha detto e questo ci dispiace”. Da qui l’appello di Durigon perché “si fermi il mercimonio in atto facendo mancare i numeri” sulla fiducia al Senato.

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