Politica

Seconda notte di ricovero al San Raffaele per Berlusconi

Seconda notte di ricovero al San Raffaele di Milano per Silvio Berlusconi, per accertamenti in merito a una nota patologia della quale l’ex presidente del Consiglio soffre da tempo. Per ora nessuna previsione su quanto è destinata a durare l’attuale degenza. Berlusconi non si trova in terapia intensiva, come precisato dalla struttura sanitaria milanese. Era stato dimesso il 19 maggio alla fine di un mese e mezzo di degenza.

Nell’ultimo bollettino, quello di venerdì sera, si leggeva: “Il Presidente Silvio Berlusconi è attualmente ricoverato all’Ospedale San Raffaele per l’esecuzione di accertamenti programmati in relazione alla nota patologia ematologica.  L’anticipazione, ad oggi, di tali controlli risponde a criteri clinici di normale pratica in medicina e non è correlata ad alcuna criticità né allarme”. Al momento non sono previsti bollettini medici. 

 

 

Telefonate e striscioni

 

Oggi, come nei giorni scorsi, sono passati a trovarlo in ospedale anche il fratello Paolo e figlia Marina. Per Berlusconi si tratta del secondo ricovero da aprile: è infatti tornato nel nosocomio milanese a distanza di sole tre settimane dalle scorse dimissioni avvenute dopo 45 giorni di ricovero di cui 12 trascorsi in terapia intensiva. E all’esterno del San Raffaele ci sono ancora gli striscioni dei sostenitori di Berlusconi, che erano stati affissi durante il ricovero tra aprile e maggio. Nel frattempo, sabato Berlusconi ha ricevuto telefonate da Giorgia Meloni e Matteo Salvini, mentre Matteo Renzi ha chiesto agli iscritti di Italia Viva, durante l’assemblea nazionale del partito, un applauso “per un uomo che sta combattendo con una grinta e una tenacia che noi guardiamo stupiti e anche con commozione”.

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