Ultim’ora – Controlli INPS sui permessi 104 ad AGOSTO: Lo Stato attacca gli italiani e difende i datori di lavoro

Inps - (inps) - IlFogliettone.it

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Bisogna stare attentissimi, perché su determinate richieste anche in piena estate i controlli sono serratissimi: ecco cosa accade

Soprattutto in un periodo storico come quello che stiamo affrontando – con un’Italia sempre più segnata da disuguaglianze e difficoltà economiche – il ruolo dell’INPS rimane a dir poco cruciale. L’istituto è fondamentale nel fornire sostegni concreti a tutti i icittadini, e soprattutto a quelli in difficoltà. Bonus ciclici, agevolazioni, contributi straordinari sono strumenti pensati proprio per dare respiro a chi vive in condizioni svantaggiate, e in particolare ai nuclei familiari a basso reddito. L’obiettivo, è chiaro, è ridurre la pressione economica e offrire un minimo di stabilità, soprattutto quando ci si trova a dover fronteggiare imprevisti o malattie gravi in famiglia.

E questi interventi, sia chiaro, non sono solo teorici: ogni anno milioni di famiglie italiane riescono a ottenere bonus temporanei o permanenti per affrontare rincari, emergenze sanitarie o semplicemente per far fronte a varie difficoltà di ogni giorno. Allo stesso tempo, ed è qui che vogliamo arrivare, ci sono strumenti più specifici che si concentrano sulla sfera dell’assistenza, come il congedo straordinario previsto dalla Legge 104/1992.

Introdotta per tutelare i lavoratori che devono assistere un familiare con disabilità grave, la Legge 104 rappresenta da sempre un importante punto di equilibrio tra diritti e doveri. Tuttavia, così come evidenziano le news di cronaca, non mancano i rischi legati a un uso scorretto di questo strumento. Inutile ripeterlo, ma ci sono infatti persone che, pur non avendone pienamente diritto, cercano di sfruttare le maglie della legge per allontanarsi dal lavoro senza una giustificazione reale.

Per questo, l’INPS ha stabilito una rete di controlli rigorosi che restano attivi anche quando sarbbero meno attesi. Ovvero, proprio nel bel mezzo dei mesi estivi. L’obiettivo è garantire, naturalmente, che il beneficio venga utilizzato esclusivamente per le finalità per cui è nato. Ed evitare quindi ogni abuso.

Il congedo straordinario: a chi spetta davvero? 

Il congedo straordinario INPS permette ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, di assentarsi dal lavoro fino a 24 mesi per assistere un familiare con disabilità grave ai sensi della Legge 104. Sono esclusi da questo diritto i lavoratori autonomi, i collaboratori, gli agricoli giornalieri e i domestici. Durante il periodo di congedo si ha diritto a un’indennità pari all’ultima retribuzione percepita, compresa di ratei, anticipata dal datore di lavoro e poi rimborsata dall’INPS.

Questo congedo può essere usufruito in modalità continuativa o frazionata e richiede la convivenza con il familiare disabile, salvo casi eccezionali. La misura non prevede il maturare di ferie o tredicesima, ma garantisce la copertura pensionistica con contribuzione figurativa. Le domande si inviano online, corredate dalla documentazione necessaria, e il tetto massimo annuale dell’indennità si attesta intorno ai 53.000 euro. È una risorsa fondamentale per chi si assume ogni giorno l’impegno di essere caregiver senza perdere la stabilità economica.

Disabili Legge 104 (Pixabay) Sicilianews24

Occhio agli abusi e agli… investigatori: il potere dei datori di lavoro

Ma torniamo al punto dolente, per chi non rispetta le regole alla perfezione. Sottolineiamo il fatto che la normativa non lascia spazio a interpretazioni ambigue. E dunque chi abusa del congedo straordinario rischia grosso. L’INPS attiva controlli sia a campione che su segnalazione, per verificare che il tempo concesso sia effettivamente impiegato per l’assistenza del familiare. In caso di sospetti, possono scattare accertamenti approfonditi, con possibili conseguenze civili e penali.

Chi simula l’assistenza o sfrutta il congedo per vacanze o attività non autorizzate può incorrere in accuse di indebita percezione di fondi pubblici, licenziamento per giusta causa e procedimenti giudiziari. Anche il datore di lavoro ha un ruolo attivo: può ricorrere a investigatori privati (nel rispetto della privacy) e, se necessario, segnalare il comportamento scorretto alle autorità. A differenza della malattia, non sono previste visite mediche a domicilio: i controlli puntano piuttosto a verificare la reale attività di assistenza. E’ chiaro, insomma, che il congedo straordinario dell’INPS non è soltanto un diritto, ma un vero e proprio patto etico e morale tra lavoratore, istituzioni e società. Per questa ragione, fondamentale che venga rispettato e tutelato. Il rischio più grande? Che un giorno venga eliminato, o sensibilmente modificato, rischiando di perdere l’importantissima funzione di sostegno.