Economia

42 milioni per 11 mila regionali: la Sicilia firma il nuovo contratto 2022-2024

Palazzo d’Orlèans, sede del governo della Regione Siciliana

È stato firmato oggi a Palermo, presso l’Aran Sicilia, l’accordo preliminare per il rinnovo del Contratto collettivo regionale di lavoro 2022-2024, che vale 42 milioni di euro e riguarda circa 11 mila dipendenti regionali.

Terzo rinnovo in due anni, dopo quindici anni di blocco

Si tratta del terzo rinnovo in poco più di due anni, un risultato che il governo regionale definisce “storico” per portata economica e rapidità. L’intesa, raggiunta all’Agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione Siciliana (Aran Sicilia), rappresenta un passo avanti nella normalizzazione dei rapporti contrattuali dei dipendenti pubblici dell’amministrazione regionale.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha definito la firma “un segnale concreto del rispetto che questo governo ha nei confronti dei propri lavoratori”. L’accordo segue quello siglato appena un anno fa e mette fine a un lungo periodo di blocco contrattuale durato 15 anni, che aveva generato significativi ritardi rispetto alle altre amministrazioni pubbliche del Paese.

Nuove regole per orari, lavoro agile e formazione

Il nuovo contratto introduce una riorganizzazione complessiva degli orari di lavoro, orientata più ai risultati che alla mera presenza in ufficio. Tra le principali novità, la possibilità di adottare la “settimana corta” e l’estensione delle modalità di lavoro agile e da remoto, strumenti sempre più centrali nella gestione della pubblica amministrazione moderna.

Sono stati previsti anche interventi di age management, con meccanismi di tutoraggio per favorire lo scambio di competenze tra generazioni di dipendenti, rafforzando così la continuità e l’efficienza dell’apparato amministrativo regionale.

Un impegno finanziario per rendere attrattivo il lavoro pubblico

Secondo Schifani, anche in qualità di assessore ad interim alla Funzione pubblica, il rinnovo rappresenta “un impegno in termini di risorse e una scelta strategica per rendere nuovamente attrattivo il lavoro alla Regione”. L’operazione, che complessivamente vale circa 42 milioni di euro, intende allineare la Sicilia agli standard retributivi e organizzativi delle altre pubbliche amministrazioni italiane.

Il presidente ha espresso gratitudine al commissario straordinario dell’Aran Sicilia, Accursio Gallo, per il lavoro svolto nei mesi di trattativa. “La riorganizzazione della macchina amministrativa – ha aggiunto Schifani – è fondamentale per affrontare le sfide legate alla crescita e allo sviluppo dell’Isola, in coerenza con i risultati economici e finanziari ottenuti dal mio governo”.

Verso una pubblica amministrazione più efficiente e moderna

L’accordo, che sarà ora sottoposto alle organizzazioni sindacali per la firma definitiva, apre la strada a un modello gestionale più flessibile e orientato all’efficienza. Il governo regionale prevede che l’applicazione delle nuove norme sul lavoro agile e sulla gestione delle competenze possa contribuire a migliorare la produttività e la qualità dei servizi ai cittadini.

Con questo rinnovo, la Regione Siciliana intende consolidare il percorso di riforma avviato negli ultimi due anni, rafforzando il ruolo del settore pubblico come motore di sviluppo territoriale e sociale.

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Redazione