Dal fisco agli affitti brevi al bonus libri: come cambia davvero la legge di bilancio 2026

Giancarlo Giorgetti

Giancarlo Giorgetti

Il governo interviene sulla legge di bilancio con una serie di modifiche dal valore complessivo di circa un miliardo, a saldi invariati. La rimodulazione tocca banche, assicurazioni, affitti brevi, Rc auto, piccoli pacchi extra-Ue e soprattutto la tassazione sui dividendi. Una revisione attesa da settimane, approdata in Commissione Bilancio al Senato, per sciogliere i nodi politici interni alla maggioranza e mettere in sicurezza l’impianto della manovra 2026.

Riforme fiscali al centro

La modifica più pesante riguarda le holding: l’introito previsto dalla tassazione dei dividendi crolla da 736 a 35 milioni per il prossimo anno. La stretta riduce il perimetro dell’esclusione fiscale, ora limitata alle partecipazioni superiori al 5% o oltre i 500mila euro. Un intervento che cambia gli equilibri della prima versione del testo e risponde alle richieste dei gruppi di maggioranza che avevano contestato l’impatto della misura sulle imprese nazionali.

Sul fronte immobiliare, arriva il ritocco agli affitti brevi con finalità turistica: oltre i due immobili scatta il regime di reddito d’impresa. Resta al 21% l’aliquota sulla prima casa, mentre sale al 26% sulla seconda. Una mossa che punta a razionalizzare il mercato, soprattutto nelle grandi città dove la pressione degli affitti turistici è diventata un tema politico.

Cambia anche il quadro delle imposte indirette. Scatta la tassa sui piccoli pacchi provenienti da Paesi extra-Ue: due euro per ogni spedizione sotto i 150 euro di valore, con una previsione di gettito da 200 milioni l’anno. Parallelamente raddoppia allo 0,4% la Tobin Tax sulle transazioni finanziarie, con oltre 900 milioni stimati nel triennio.

Banche, Rc auto e nuovi contributi

Per banche e assicurazioni la manovra ridisegnata richiede 605 milioni aggiuntivi nel biennio 2027-2028. Viene ridotta la deducibilità sulle perdite e aumentata l’Irap, confermata al 2%, ma con una franchigia di 90mila euro per i soggetti con base imponibile più bassa. Le percentuali di compensazione del maggior reddito con perdite pregresse ed eccedenze Ace vengono riviste: 35% nel 2026 e 42% nel 2027.

Intervento anche sulla Rc auto: nei contratti stipulati dal 1° gennaio 2026, l’aliquota del 12,5% si applicherà pure ai premi relativi al rischio d’infortunio del conducente e all’assistenza stradale, a prescindere dalla loro indicazione separata nel contratto. Un allargamento che dovrebbe garantire un incremento di gettito di 115 milioni di euro annui.

Previsto inoltre, dal 1° luglio 2026, l’innalzamento a 5.300 euro della quota di contribuzione deducibile dall’imposta sui redditi. La misura introduce anche aggiustamenti normativi sulla previdenza complementare e sulla disciplina delle prestazioni erogate.

Cultura, Rai e il capitolo Bankitalia

Sul fronte degli investimenti culturali, aumenta di 60 milioni nel 2026 la dotazione del Fondo cinema e audiovisivo, che passa da 550 a 610 milioni. Contestualmente, la Rai viene chiamata a una razionalizzazione delle spese: dieci milioni l’anno dal 2026 al 2028, con l’obiettivo di ridurre costi di funzionamento e gestione.

Intanto, sul fronte istituzionale, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha incontrato la presidente della Bce, Christine Lagarde. Fonti del Mef assicurano che la lettera inviata dal ministro “chiude definitivamente” la questione della titolarità dell’oro di Bankitalia. Un documento interno di FdI chiarisce che il capitale della Banca d’Italia, comprese le riserve auree, è detenuto da soggetti italiani – banche, assicurazioni, fondazioni ed enti previdenziali – e che una norma ad hoc serve proprio a tutelarne la proprietà.

Scontro politico e lo sciopero Cgil

L’opposizione parla di caos. Il Pd accusa il governo di essere stato “costretto a riscrivere il testo”, mentre il M5s denuncia un percorso “confusionario”. Oggi la Cgil scenderà in piazza con lo sciopero generale contro una manovra considerata “ingiusta”.

Intanto l’esecutivo ha depositato in Commissione Bilancio gli ultimi emendamenti frutto dell’intesa di maggioranza: dagli affitti brevi ai contributi bancari, fino al nuovo bonus libri.

Il bonus libri per le famiglie

Tra le novità inserite nel pacchetto figura infatti un fondo da 20 milioni annui, operativo dal 2026, destinato ai Comuni per sostenere le famiglie con Isee fino a 30mila euro nell’acquisto di libri scolastici per le scuole secondarie di secondo grado. Il contributo riguarderà anche i testi digitali e sarà erogato solo a chi non beneficia di altre forme di sostegno.

Un decreto del ministero dell’Interno, di concerto con Mef e Istruzione, definirà modalità di riparto, criteri di accesso e obblighi di rendicontazione per gli enti locali.