Altro che multe: se sosti qui ti DISTRUGGONO L’AUTO I Cerca subito il totem e mettila sulle strisce blu, risparmi almeno 5000 euro
Parcheggio (Pixabay) Ifogliettone
Occorre fare attenzione anche quando si fanno i gesti più abitudinari, in alcune situazioni può succedere qualcosa di inaspettato.
In Italia, il numero di veicoli continua a crescere. Nel 2024, il parco auto ha superato i 41,3 milioni di vetture, con un incremento di 425.000 unità rispetto all’anno precedente. Questo porta il rapporto auto per abitante a circa 701 veicoli ogni 1000 persone, uno dei più alti in Europa.
L’aumento costante del numero di veicoli rappresenta una sfida significativa per la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Le politiche nazionali ed europee mirano a una drastica diminuzione delle emissioni, con l’obiettivo di ridurre del 100% le emissioni di CO2 per le nuove auto entro il 2035 e incentivare la transizione verso veicoli a basse o zero emissioni, anche tramite ecobonus.
Negli ultimi anni, si è assistito a un boom dei parcheggi a pagamento su strisce blu, specialmente nelle grandi città come Roma e Milano. L’espansione di queste aree è una strategia adottata dalle amministrazioni comunali per gestire il traffico, disincentivare l’uso dell’auto privata nei centri urbani e favorire una maggiore rotazione dei posti auto disponibili.
L’adozione delle strisce blu ha anche un’importante funzione economica: i ricavi generati dalle tariffe di sosta costituiscono una fonte di reddito per i comuni, che possono reinvestire questi fondi nella manutenzione stradale.
Le multe
In Italia, la multa per sosta in zona vietata (divieto di sosta) parte da 41 euro, ma può arrivare fino a 335 euro in base alla gravità dell’infrazione. Per la sosta sulle strisce blu senza ticket, la multa base è di 42 euro, a cui si aggiunge il costo della sosta per l’intera giornata.
Rispetto ad altri paesi europei, le sanzioni italiane per parcheggio irregolare possono risultare meno severe. In Germania, ad esempio, le multe per sosta irregolare partono da 35 euro e possono decuplicare. Nel Regno Unito, la sanzione minima è di 100 sterline, che corrispondono a circa 118 euro. In Danimarca, la sanzione può raggiungere il 10,9% del salario medio mensile.

Evitare zona blu ma rischio più grande
Con l’inizio del 2025, molte città italiane stanno progressivamente eliminando i parcheggi gratuiti (strisce bianche) a favore di quelli a pagamento. L’obiettivo è duplice: da un lato, scoraggiare la sosta prolungata e favorire una maggiore rotazione dei veicoli; dall’altro, utilizzare i proventi per finanziare progetti di mobilità sostenibile e la manutenzione urbana. Tuttavia, questa transizione ha un lato negativo.
L’aumento dei parcheggi a pagamento spinge gli automobilisti a cercare soluzioni alternative in zone periferiche, spesso meno sorvegliate e illuminate. Di conseguenza, si è notato un incremento dei furti d’auto e degli atti di vandalismo in queste aree. Per affrontare questo problema, è necessario integrare la nuova politica dei parcheggi con misure di sicurezza, come una migliore illuminazione e una maggiore sorveglianza.
