Anna Wintour lascia Vogue Usa dopo 37 anni: la regina della moda passa il testimone
Anna Wintour
Una voce ferma, un taglio di capelli iconico, occhiali da sole sempre presenti. Per 37 anni, Anna Wintour è stata sinonimo di Vogue USA, plasmando non solo una rivista, ma un’intera industria. Ora, la donna che ha ispirato il personaggio di Miranda Priestly ha deciso: è tempo di cambiare.
Nella sua ultima riunione con lo staff, Wintour ha annunciato le dimissioni da direttrice di Vogue US, ruolo che ricopre ininterrottamente dal 1988. A 75 anni, però, non si tratta di un addio definitivo: resterà direttrice editoriale globale di Condé Nast e Chief Content Officer, continuando a supervisionare la strategia creativa del colosso editoriale.
La rivoluzione Wintour
La sua ascesa è stata una marcia inarrestabile. Nata a Londra nel 1949, Wintour ha iniziato la carriera nel giornalismo britannico, per poi conquistare New York. La svolta arrivò nel 1988, quando trasformò Vogue in un fenomeno culturale: meno modelle, più celebrità, copertine che facevano discutere. “Ha reso la moda popolare, non più élitaria”, commenta un ex collaboratore.
Dal 2013, il suo ruolo si è espanso: direttrice artistica globale di Condé Nast, poi Chief Content Officer. Ha plasmato non solo Vogue, ma decine di testate in tutto il mondo. E poi c’è il Met Gala, l’evento che ha trasformato in un super-spettacolo mediatico, mescolando fashion, cinema e musica.
Cosa succede ora?
La domanda è inevitabile: chi prenderà il suo posto? Nessun nome è ancora ufficiale, ma una cosa è certa: sostituire un’icona è impossibile. Anna Wintour lascia il trono, ma la sua eredità resterà. “Nella moda, lei è stata come Steve Jobs nella tecnologia”, ha detto un insider. “Ha cambiato tutto. E niente sarà più come prima.”
Il suo stile inflessibile, le sue scelte audaci, il suo sguardo sempre un passo avanti. Anna Wintour non è solo una direttrice: è un’istituzione. E anche se Vogue USA avrà un nuovo volto, il suo mito continuerà a dettare legge.
