Anticorruzione è legge, Daspo a vita per corrotti. Tutte le misure

Anticorruzione è legge, Daspo a vita per corrotti. Tutte le misure
19 dicembre 2018

Il ddl Anticorruzione diventa legge. Poco piu’ di tre mesi dal primo via libera del Cdm, lo scorso 6 settembre, con l’assenza di Matteo Salvini alla riunione. Con 304 voti a favore e 106 contrari, l’aula della Camera ha approvato definitivamente il disegno di legge. Nel passaggio, in terza lettura, a Montecitorio non sono state apportate modifiche al testo giunto dal Senato, quindi il ddl è diventato legge. I deputati di Forza Italia non hanno partecipato al voto.

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Un voto di fiducia, varie tensioni tra M5s e Lega, vertici tra i leader e lo stesso premier Giuseppe Conte per sciogliere i nodi, un incidente di percorso in prima lettura con il governo battuto su un emendamento a scrutinio segreto: e’ la fotografia dell’iter concitato e a tratti in salita dello “Spazzacorrotti”, provvedimento bandiera del Movimento 5 stelle che esulta in Aula subito dopo il voto finale, con un lungo abbraccio tra Di Maio e il Guardasigilli Alfonso Bonafede e i festeggiamenti in piazza davanti Montecitorio al grido di “Bye Bye corrotti”, slogan che campeggia sui cartelli preparati per l’occasione. Anche il presidente del Consiglio rivendica il via libera definitivo al provvedimento: “Per la prima volta il nostro paese ha una legge organica e strutturata per combattere in modo serio la piaga della corruzione. Continua il nostro percorso di cambiamento per rilanciare il ‘sistema Italia’”, scrive Conte su twitter. E Di Maio ringrazia pubblicamente la Lega. Alleato di governo che, pero’, non si lascia andare a manifestazioni di gioia, nessuna esultanza ne’ tantomeno dichiarazioni altisonanti. Lo stesso Salvini, arrivato alla Camera nel pomeriggio, lascia l’Aula di Montecitorio poco prima del voto, spiegando ai giornalisti che non partecipera’ al flash mob organizzato dai 5 stelle perche’ “i flash mob non portano bene…”.

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Tutto qui. Ma per i pentastellati e’ il momento dell’esultanza: “e’ una giornata storica”, e’ il refrain. E gia’ si preparano a bissare i festeggiamenti sabato, quando si svolgera’ lo “Spazzacorrotti day”, con banchetti e gazebo in molte piazze italiane per rivendicare le misure appena approvate. Protestano fino all’ultimo le opposizioni, che accusano maggioranza e governo di aver compresso al limite il dibattito sul ddl. E pochi minuti prima del voto finale e’ tensione in Aula tra Pd e Forza Italia e i 5 stelle, a causa delle parole della presidente della commissione Giustizia Giulia Sarti, che segna una sorta di spartiacque tra chi vota a favore, e quindi e’ contro la corruzione e l’illegalita’, e chi no. Interviene il presidente Roberto Fico, chiamato in causa dalle forze di minoranza: “il voto e’ sul testo e si puo’ essere d’accordo o in disaccordo, ma ogni deputato esprime liberamente il voto sul provvedimento”, garantisce la terza carica dello Stato.

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Per i dem e’ una legge “spazzagaranzie”, che dimostra una “visione pericolosa della giustizia”. Per Forza Italia, che decide di non partecipare al voto – mentre FdI sceglie l’astensione – la legge rappresenta un “attacco alle garanzie costituzionali” e viene “inventato l’ergastolo processuale”. Ma le critiche non scalfiscono i pentastellati: “Oggi e’ una giornata storica che vogliamo dedicare a tutti i cittadini onesti che sanno che lo Stato e’ dalla loro parte. Questa e’ una legge contro i furbi”, festeggia Bonafede. “Sono 6 mesi di governo e questo e’ uno dei piu’ grandi risultati ottenuti. Ce l’abbiamo fatta e ora nulla sara’ come prima. Adesso al centro ci sara’ la brava gente onesta”, esulta Di Maio. “E’ una svolta epocale per il paese”, aggiunge Riccardo Fraccaro. Prudente, invece, il giudizio dei magistrati: “La riforma della prescrizione e’ stata da sempre tra le proposte dell’Anm, ma non basta”, dice il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Francesco Minisci. Il voto di oggi “rende ancora piu’ necessario aprire la stagione degli interventi complessivi sul processo penale che ne diminuiscano la durata per ridargli efficacia”, conclude.

Ecco nel dettaglio le misure

Daspo a vita per i corrotti, sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, obblighi più stringenti di rendicontazione per partiti, movimenti politici e fondazioni e associazioni a essi collegate. Queste le principali misure del ddl anticorruzione, approvato alla Camera in via definitiva. Nel passaggio a Palazzo Madama, la scorsa settimana, era stata espunta la norma sul peculato, introdotta a Montecitorio con il voto segreto su un emendamento.

DASPO A VITA PER CORROTTI E CORRUTTORI. Il ddl modifica l`articolo 317-bis del codice penale, integrando il catalogo dei reati alla cui condanna consegue la pena accessoria dell`interdizione perpetua dai pubblici uffici. Agli attuali reati di peculato, concussione, corruzione propria e corruzione in atti giudiziari sono aggiunti: la corruzione impropria, la corruzione propria aggravata, l`induzione indebita a dare o promettere utilità, la corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, la corruzione attiva; l`istigazione alla corruzione; i reati di corruzione nelle sue diverse forme commessi da membri della Corte penale internazionale, da organi e funzionari dell`Unione europea o di Stati esteri, il traffico di influenze illecite. Inoltre le condanne per i reati di peculato, corruzione in atti giudiziari e traffico di influenze illecite commessi in danno o a vantaggio di un`attività imprenditoriale comportano l`incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione.

NO A PENE ALTERNATIVE PER I CORROTTI. Non saranno possibili l`assegnazione al lavoro all’esterno, i permessi premio e le misure alternative alla detenzione per i condannati per reati contro la pubblica amministrazione come il peculato, la concussione, la corruzione.

CAUSE NON PUNIBILITA’. Il ddl introduce un nuovo articolo del codice penale, il 323-ter, che stabilisce non sia punibile chi ha commesso i reati di corruzione se li denuncia volontariamente; se fornisce indicazioni utili e concrete per assicurare la prova del reato e per individuare gli altri responsabili. Per l’applicazione della causa di non punibilità occorre però anche che l`interessato sveli la commissione del fatto prima che il suo nome sia iscritto sul registro degli indagati, e, comunque, entro 4 mesi dalla commissione del fatto.

PRESCRIZIONE. Il corso della precrizione viene sospeso dalla data di pronuncia della sentenza di primo grado (sia di condanna che di assoluzione). La norma entra in vigore il primo gennaio 2020.

AGENTE SOTTO COPERTURA. La disciplina delle operazioni di polizia sotto copertura viene estesa al contrasto di alcuni reati contro la pubblica amministrazione come la corruzione. Dunque viene esclusa la punibilità per gli ufficiali di polizia giudiziaria che, al solo fine di acquisire elementi di prova, abbiano condotte che costituirebbero reato.

ONLINE LE DONAZIONI AI PARTITI SOPRA I 500 EURO. Sarà obbligatorio rendere pubblici sul sito internet del partito o del movimento politico i dati di chi eroga contributi superiori nell’anno a 500 euro a partiti o movimenti politici nonché alle liste di candidati alla carica di sindaco partecipanti alle elezioni amministrative nei comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti”. Saranno esenti dalle nuove disposizioni “le attività a contenuto non commerciale, professionale o di lavoro autonomo di sostegno volontario all’organizzazione e alle iniziative del partito o movimento politico, fermo restando per tutte le elargizioni l’obbligo di rilasciare la ricevuta la cui matrice va conservata”.

TRASPARENZA ANCHE PER LE FONDAZIONI. Gli obblighi sulla pubblicità dei contributi, sulla rendicontazione e la trasparenza varranno anche per “fondazioni, associazioni e comitati collegati a un partito o movimento politico” che nell’articolo 15 del ddl vengono equiparate a partiti e movimenti politici. Bocciati gli emendamenti dell’opposizione che intendevano estendere gli obblighi sulla trasparenza anche alle società di servizi e alle persone giuridiche con lo scopo di comprendere l’associazione Rousseau di Davide Casaleggio che, è l’accusa dell’opposizione, sarebbe esentata dalle norme approvate.

ONLINE CURRICULUM E CERTIFICATO PENALE CANDIDATI. Entro il 14esimo giorno antecedente la data delle elezioni partiti e movimenti dovranno pubblicare nel proprio sito internet il curriculum fornito dai loro candidati e il relativo certificato penale rilasciato dal casellario giudiziario non oltre 90 giorni prima delle elezioni. Queste informazioni entro sette giorni dal voto saranno pubblicate anche in un’apposita sezione denominata ‘Elezioni trasparenti’ del sito internet dell’ente cui si riferisce la consultazione elettorale o sul sito del Viminale. Le imposte di bollo dovute per il rilascio del certificato penale sono ridotte della metà.

STOP ALLE COOP. Le cooperative sociali non potranno finanziare i partiti. Con l’approvazione di un emendamento di Fratelli d’Italia, cui maggioranza e governo hanno dato parere favorevole, viene modificata la legge 2 maggio 1974, n. 195 sul contributo dello Stato al finanziamento dei partiti politici introducendo il divieto di finanziamenti o contributi, sotto qualsiasi forma e in qualsiasi modo erogati da parte delle cooperative sociali a favore di partiti o loro articolazioni politico-organizzative e di gruppi parlamentari.

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