Ballottaggi in Sicilia: a Sciacca vince Valenti, Giunta a Termini Imerese

Ballottaggi in Sicilia: a Sciacca vince Valenti, Giunta a Termini Imerese
26 giugno 2017

Francesca Valenti, candidata del centrosinistra è il nuovo sindaco di Sciacca, in provincia di Agrigento, uno dei sette comuni siciliani chiamati al ballottaggio per l’elezione del primo cittadino. Valenti ha battuto Calogero Filippo Bono, sostenuto dal centrodestra, con il 54,03%. A Termini Imerese, in provincia di Palermo, la poltrona di primo cittadino è andata a Francesco Giunta del centrodestra che ha sconfitto Vincenzo Fasone con il 50,59%. A Niscemi, in provincia di Caltanissetta, ha vinto Massimiliano Valentino Conti su Francesco La Rosa, entrambi sostenuti da liste civiche. Per Conti ha votato il 58,65%. Salvatore Astuti è il nuovo sindaco di Palagonia, nel Catanese. Astuti ha avuto la meglio su Salvatore Valerio Marletta con il 55,96% dei voti. Nell’altro comune etneo, Scordia, Francesco Barchitta è riuscito a prevalere su Maria Contarino con il 53,71%. Infine a Floridia, nel Siracusano, ha vinto Giovanni Limoli, sostenuto da liste civiche, che ha superato con il 59,04% il candidato del centrosinistra Orazio Scalorino.

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A Trapani non è stato raggiunto il quorum previsto dalla legge regionale siciliana e quindi è in arrivo il commissario. Con un unico candidato in corsa, alle urne è andato solo il 26,75% degli aventi diritto. Queste elezioni di Trapani già sono entrate in qualche modo nella storia: per la prima volta in Italia, infatti, per il ballottaggio c’era in corsa soltanto un candidato, Piero Savona con un unico e temibile avversario, il raggiungimento del quorum che ha vinto la partita elettorale, dando l’amministrazione della città a un commissario che verrà inviato dalla Regione Siciliana e che governerà almeno fino alla primavera del 2018. Le consultazioni per scegliere il neo sindaco di Trapani avevano subito un duro colpo già alla vigilia del voto, quando due diverse inchieste giudiziarie hanno colpito i principali candidati a sindaco, Girolamo Fazio e Antonio D’Alì. Superato il primo turno, vinto proprio da Fazio con il 32 % dei voti, questo ha deciso di defilarsi dal ballottaggio, lasciando in corsa solo l’avversario del Pd che per essere eletto avrebbe dovuto superare le soglie del doppio quorum: il 50% di affluenza e il 25% di preferenze.

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