Bonus per aziende che investono

Bonus per aziende che investono
6 ottobre 2015

di Enzo Marino

Nel cantiere della legge di Stabilità spunta l’ipotesi di un bonus a favore delle aziende che investono in macchinari. La misura è tra quelle che l’esecutivo sta valutando nell’ambito degli interventi a sostegno dell’economia. Ad annunciarla il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti. “Riconoscere un bonus alle aziende che comprano macchinari – ha spiegato – ad esempio se un macchinario costa 100, noi gli diamo un bonus di 40 e l’azienda potrà poi ammortare 140 lungo l’arco normale di tempo previsto per gli ammortamenti”. Il sottosegretario ha invece escluso un rifinanziamento della “nuova Sabatini” che prevede fondi agevolati per l`acquisto di beni strumentali. Il motivo è che “dei 5 miliardi di euro stanziati dal Governo a oggi ne sono stati usati solo 2,2. Nel plafond ci sono ancora 2,8 miliardi e va ricordato che la legge arriverà a scadenza a fine 2016. Quindi abbiamo davanti ancora più di un anno”. Lo stesso Zanetti ha poi sottolineato che “buona parte della manovra si basa sulla flessibilità che deciderà l`Eurogruppo”. “Il bilancio dell`Italia è nelle condizioni di poter legittimamente chiedere all`Europa l`attivazione di tutte queste clausole – ha detto il sottosegretario – fino a che misura e a quali condizioni lo vedremo nei prossimi giorni alla luce” dei vertici Eurogruppo ed Ecofin.

Sul versante della riduzione delle tasse, circa 5 miliardi di euro riguarderanno l’abolizione della Tasi sulla prima casa, la cancellazione dell’Imu agricola e di quella sui macchinari imbullonati. Anche se l’intervento sulla casa non è tra i preferiti dalla Commissione europea con la quale il governo dovrà negoziare i margini di flessibilità. Intanto, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, presenterà oggi a Lussemburgo un progetto di “sussidio comune di disoccupazione” (“common unemployment insurance scheme”) dell’Eurozona, di cui usufruirebbero tutti i paesi membri in cui si registri un aumento del tasso di disoccupazione, indipendentemente dal suo livello, a seguito di uno “shock asimmetrico”. Come ha affermato lo stesso ministro, a Lussemburgo  ” lanciamo formalmente la proposta di un sistema di assicurazione contro la disoccupazione ciclica nella zona euro”. Si tratta di uno strumento che potrebbe essere messo in campo “subito, se c’è la volontà politica”, che sarebbe finanziato “con risorse comuni” e “che non richiederebbe una modifica dei trattati Ue”.

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