Il califfo al Baghdadi in difficoltà, dopo due anni ricompare a Mosul
LO STATO ISLAMICO Le trasmissioni della radio dell’Isis “sono state improvvisamente interrotte”. Si spara nell’ultima grande roccaforte irachena del Califfato

Vale la pena ricordare che alle prime ore di ieri l‘esercito iracheno ha annunciato il via ad una “grande operazione su tre direttrici per liberare al Sharqat”, distretto della provincia irachena di Salhuddine, nei pressi dell’area archeologica di Hatra, a Sud di Mosul. Poco dopo, il comando militare iracheno, citato dalla tv satellitare curda “Rudaw”, ha annunciato la liberazione di ben sette villaggi del distretto attaccato. Secondo la tv irachena, “la città di Mosul è stata oggi (ieri, ndr) teatro di una serie di attacchi che hanno costretto i jihadisti a chiudere tutti gli ingressi della città e dichiarare il coprifuoco”. Qui non è in azione, non ancora, l’esercito governativo. E i jihadisti “schierati intorno a siti sensibili della città hanno detto alla popolazione che si tratta di una esercitazione”, cercando di minimizzare. Stando alle fonti locali della tv irachena, diversi attacchi in città sarebbero stati lanciati da un gruppo locale, una milizia che si fa chiamare “l’Esercito di al Ussrah”. Inoltre in un secondo servizio da Mosul, la stessa emittente riferisce da fonti locali dell'”improvvisa interruzione delle trasmissioni di al Bayan”, principale radio del Califfato che trasmette proprio da Mosul “dopo una fitta sparatoria avvenuta nei pressi della sua sede”. Secondo queste fonti, “nella notte tra lunedì e martedì, il direttore di al Bayan, Abu Iman al Iraqi, è fuggito dalla città assieme alla sua famiglia”. Una fuga che avrebbe mandato su tutte le furie l’organizzazione terroristica, che ha “affisso le sue foto sui muri della città, chiedendo alla popolazione informazioni su un suo eventuale nascondiglio”.
