Non sono trascorsi ventiquattro ore dall’incontro al Nazareno tra i big del Partito Democratico per mettere fine alle guerre intestine e il governatore della Sicilia, ritorna all’attacco. “A oggi il Pd non ha nemmeno una segreteria regionale, ha solo il segretario”, tuona Rosario Crocetta. “Finché saro’ un dirigente del Partito democratico il Pd non potra’ dirmi di non esser del Pd. Sono due cose che fanno a pugni. Altrimenti si disconosce il mio ruolo di dirigente nazionale”, altra botta. Un fiume in piena. E per marcare sempre più le distanze con i dirigenti del suo partito, Crocetta puntella: “Non mi piace che si dice che il Pd detta l’agenda del governo.
Il Pd non detta alcuna agenda. Io sono un dirigente del Partito democratico e non detto l’agenda a nessuno”. Insomma, come sempre, il governatore tira dritto per la sua strada in barba al suo partito e spesso alle forze di coalizione. In merito all’incontro romano, invece, Crocetta fa sa per che “non abbiamo parlato di Giunta, io ho sempre sostenuto che c’era un vulnus rispetto a un’area del Pd che non ha voluto partecipare alla composizione del governo”. In altri termini, “io nel gioco delle correnti non ci sono stato mai”. E sferra l’ultimo colpo basso. “Il problema e’ che questo partito (Pd, ndr) non ha mai deciso e con questa teoria io non avrei mai potuto fare un governo”.
