John Elkann
All’indomani del Gran Premio del Brasile, chiuso con un doppio ritiro che ha azzerato le ambizioni di podio, John Elkann ha tracciato un bilancio netto. “In Formula 1 meccanici e ingegneri hanno fatto il loro lavoro — tra pole position e pit stop precisi — ma il resto non è stato all’altezza”. Parole pesanti, pronunciate il 10 novembre a margine della presentazione dell’accordo tra Stellantis e la Fondazione Milano Cortina 2026. Il numero uno del Cavallino ha difeso il lavoro tecnico svolto a Maranello, sottolineando i progressi evidenti della monoposto, ma ha puntato il dito contro l’atteggiamento dei piloti, invitandoli a “parlare meno e guidare di più”.
Elkann ha ricordato che mancano ancora alcune gare al termine del Mondiale e che la Ferrari può ancora aspirare al secondo posto nella Classifica Costruttori. Tuttavia, ha ribadito la necessità di “cohesione e concentrazione sul risultato di squadra”. Il richiamo, netto ma non isolato, arriva dopo settimane di tensione interna e di risultati altalenanti in pista. L’obiettivo del presidente è ribadire la priorità del lavoro collettivo rispetto alle rivalità personali tra i piloti, che secondo Elkann “devono pensare meno a se stessi e più alla Ferrari”.
Il presidente ha poi messo in parallelo la Formula 1 con l’esperienza positiva del Campionato Mondiale Endurance, dove la Ferrari ha vinto sia tra i costruttori che tra i piloti. “È stata un’emozione straordinaria e una dimostrazione di quanto si possano ottenere grandi risultati quando tutti sono coesi”, ha detto Elkann. Il successo nel WEC (World Endurance Championship) rappresenta, secondo lui, l’esempio da seguire anche per la Scuderia di Formula 1: un gruppo unito, capace di lavorare in sintonia verso un obiettivo comune, guidato da un management stabile e supportato dalla proprietà.
Elkann ha confermato piena fiducia in Frédéric Vasseur, team principal francese arrivato a Maranello nel 2023. “Vasseur è dedicato a fare in modo che la Ferrari possa performare, è stato confermato ed è importante: noi siamo felici”, ha dichiarato. Un messaggio che suona come un sostegno pubblico in un momento di fragilità sportiva, ma anche come un avvertimento ai piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz. L’obiettivo, per il presidente, resta costruire una squadra in grado di competere stabilmente per il titolo mondiale, evitando divisioni interne e mantenendo la fiducia nella direzione tecnica.
Con ancora alcune gare da disputare prima della chiusura del Mondiale, la Ferrari punta a difendere il terzo posto e a tentare l’assalto al secondo nella classifica costruttori. Elkann ha ribadito che “non è impossibile”, ma serviranno risultati immediati e coerenza di rendimento. Nel frattempo, la Scuderia continua a lavorare sullo sviluppo tecnico in vista del 2026, anno in cui entreranno in vigore i nuovi regolamenti motore. L’imperativo, secondo il presidente, resta uno: ricostruire la mentalità vincente che ha portato il Cavallino ai trionfi dell’Endurance.