Giudice gela i Riva: no patteggiamenti

Giudice gela i Riva: no patteggiamenti
Fabio Riva, figlio dell'ex patron dell'Ilva di Taranto, Emilio.
6 ottobre 2017

Troppo pochi 5 anni di carcere per Fabio Riva e due anni per il fratello Nicola Riva. Il gup di Milano, Chiara Valori, ha bocciato le proposte di patteggiamento presentate dall’ex vicepresidente di Ilva e dal fratello perché “incongrue”, nonostante il via libera già incassato dai pm Stefano Civardi e Mauro Clerici. E’ il secondo no ai patteggiamenti chiesti dai due esponenti della famiglia ex proprietaria dell’Ilva dopo quello incassato a febbraio scorso dal gip Maria Vicidomini “per assoluta incongruità delle pene concordate a fronte dell’estrema gravità dei fatti contestati”.
L’udienza preliminare che li vede imputati per bancarotta in relazione al crac dello stabilimento siderurgico di Taranto riprenderà il 17 novembre. Fabio e Nicola Riva sono entrambi nipoti di Adriano, che a maggio scorso a sua volta patteggiò 2 anni e 6 mesi di carcere per bancarotta, truffa ai danni dello Stato e trasferimento fittizio di beni, mettendo sul piatto un risarcimento record da 1,3 miliardi di euro destinato alla bonifica ambientale dell’impianto siderurgico di Taranto. In caso di rinvio a giudizio (passaggio che a questo punto appare scontato), i due potranno ritentare la via del patteggiamento della pena soltanto una volta che il procedimento sarà approdato alla fase dibattimentale.

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