“Hai una di queste auto? Non girare la chiave o rischi di saltare in aria”: COMUNICATO URGENTE, pericolo di vita se ci sali su

Stabilimento Toyota (pexels) - IlFogliettone.it

Stabilimento Toyota (pexels) - IlFogliettone.it

Se ha un’auto di questa casa automobilistica controlla bene, è stato comunicato un maxi richiamo: 900 mila auto coinvolte

Brutte notizie per gli automobilisti italiani e non solo. Toyota, uno dei colossi mondiali dell’automotive, ha annunciato un maxi richiamo che interessa ben 900 mila vetture. Si tratta di un intervento resosi necessario a causa di un problema tecnico riscontrato nei display digitali di bordo, montati su alcuni tra i modelli più diffusi e apprezzati dal pubblico.

Il difetto riguarda il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici, installato su diverse auto prodotte tra ottobre 2022 e aprile 2024. In particolare, il sistema rischia di spegnersi improvvisamente durante la marcia, creando disagi e potenziali rischi per la sicurezza. Nonostante non si tratti di un guasto al motore o agli impianti fondamentali come freni e sterzo, il malfunzionamento del display resta un elemento critico per la guida.

Quando lo schermo si oscura improvvisamente, il conducente si ritrova privo di informazioni essenziali come la velocità istantanea, il livello del carburante e altri dati importanti per il controllo del veicolo. Questo può generare situazioni di insicurezza, soprattutto in autostrada o in condizioni di traffico intenso. Per questa ragione, Toyota ha deciso di correre ai ripari avviando un richiamo massiccio.

Secondo quanto emerso, il problema deriva dall’eccessivo carico di dati inseriti nel sistema del display. La memoria interna del quadro strumenti, infatti, non riesce a gestire la mole di informazioni in tempo reale, andando in sovraccarico. Per proteggere il sistema da eventuali danni più gravi, il software si spegne in autonomia, lasciando però il guidatore senza riferimenti visivi.

I modelli coinvolti

Il richiamo riguarda diversi modelli della gamma Toyota. In primo piano c’è la Yaris, storica citycar del marchio giapponese, insieme alla sua variante sportiva GR e alla Yaris Cross, uno dei SUV più venduti in Italia e in Europa. Ma non solo: anche altre vetture come C-HR, Corolla, Rav4 e Highlander risultano coinvolte. A questi si aggiungono alcuni modelli del marchio premium Lexus, come LBX e LM, anch’essi dotati del display incriminato.

La decisione di richiamare 900 mila auto non riguarda soltanto l’Italia, ma è parte di una campagna globale che interessa diversi mercati in cui Toyota è presente. Si tratta di una misura preventiva, volta a garantire la sicurezza degli automobilisti e a preservare la reputazione del marchio, da sempre associato a qualità e affidabilità.

Toyota Corolla (pexels) – IlFogliettone.it

I costi e le riparazioni

Come da prassi, gli interventi di richiamo saranno a carico della casa madre e non comporteranno spese per i proprietari delle vetture. L’operazione prevede un aggiornamento del software e, laddove necessario, la sostituzione dei componenti difettosi. I concessionari Toyota sono già stati allertati e contatteranno i clienti interessati per fissare gli appuntamenti in officina.

Il caso del maxi richiamo Toyota dimostra come la crescente digitalizzazione delle automobili, pur offrendo comfort e innovazioni, comporti anche nuove sfide. I sistemi elettronici, sempre più complessi, possono presentare criticità che in passato non esistevano. L’attenzione delle case automobilistiche resta quindi alta, con l’obiettivo di coniugare innovazione tecnologica e sicurezza, elementi fondamentali per il futuro della mobilità.