Kim Jong-Un ingrassato di 40 chili dall’arrivo al potere

Kim Jong-Un ingrassato di 40 chili dall’arrivo al potere
1 luglio 2016

Descritto come un mangiatore e bevitore compulsivo, il leader nordcoreano Kim Jong-Un è ingrassato a dismisura, fino a 40 chili, da quando quattro anni fa, la morte del padre lo ha catapultato alla guida del Paese comunista. Lo sostengono i servizi di intelligence della rivale Corea del Sud (Nis) che sulla questione hanno riferito a porte chiuse in Parlamento a Seoul. Secondo Nis, il giovane leader, che soffre anche di insonnia e di vere e proprie crisi di paranoia, nel 2012, anno in cui è succeduto al padre, pesava circa 90 chili. Due anni dopo, nel 2014 i chili erano diventati 120 e quest’anno 130, ha riferito un deputato ai giornalisti. “Poiché è un compulsivo quando si tratta di mangiare e bere, è probabile che sviluppi delle malattie metaboliche da adulto”, ha detto ancora il deputato. Ma non è tutto. Oltre ad essere obeso, sembra anche un grosso fumatore: lo si vede spesso con una sigaretta in mano durante le sue ispezioni a stabilimenti o impianti vari. Del resto sono tutti vizi di famiglia. Anche il padre di Kim, Kim Jong-Il, e il nonno, Kim Il-Sung erano obesi e dei forti fumatori. Entrambi sono morti di malattie cardiache. Il Nis ha invece confermato che la una volta potente zia Kim Kyong-Hui è ancora viva nonostante una prolungata assenza dal pubblico e l’esecuzione del marito, Jang Song-Taek.

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