L’altro volto del Mondiale: la raccolta di lattine tra i rifiuti

24 giugno 2014

Edilson avanza lentamente con un carrello del supermercato con all’interno oltre 70mila lattine. Siamo davanti allo stadio di Brasilia, è appena terminata una delle partite del girone eliminatorio dei Mondiali di Calcio. Ma per loro è solo l’inizio. Loro sono i “raccoglitori di lattine”, brasiliani che cercano di guadagnarsi qualcosa per arrivare a fine mese raccogliendo da terra le lattine e portandole nelle discariche per la differenziata. Sono 850 i brasiliani impiegati davanti ai 12 stadi del paese che ospita la Coppa del mondo che raccolgono in media 5 tonnellate di immondizia prodotta per ogni match. Un esercito silenzioso in quello che è considerato il primo paese nel riciclaggio delle lattine.”Quando ci sono grandi eventi come la Coppa del Mondo, colleziono migliaia di lattine”, dice Teresinha, 68 anni.”Ho un figlio malato, ha bisogno di tante medicine. Per questo siamo qui, Dio lo benedica”, dice quest’altra donna.”La gente dovrebbe imparare a fare la differenziata – prosegue questo ragazzo – il vetro con il vetro, la carta con la carta. Se non fa così i nostri nipoti e bisnipoti non avranno più uno spazio nel mondo dove vivere”. In Brasile la raccolta differenziata e soprattutto delle lattine offre un lavoro a tantissime persone povere che cercano di guadagnare qualcosa per arrivare a fine mese. E per la prima volta, l’organizzazione della Coppa del Mondo ha promosso un programma per il riciclo della spazzatura. (Immagini: Afp)

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