La Cassazione ha confermato la condanna a 10 anni e 8 mesi nei confronti dell’ex deputato regionale di Forza Italia, Giovanni Mercadante, accusato di associazione mafiosa e ritenuto molto vicino a Bernardo Provenzano. Indagato già in passato, la sua posizione venne archiviata per due volte. Poi, nel 2006, la svolta nell’inchiesta e l’arresto. Mercadante era stato condannato in primo grado, il 28 luglio 2009, ma assolto in appello, il 21 febbraio 2011, e scarcerato. La Cassazione aveva pero’ annullato e rinviato alla Corte d’Appello per un nuovo processo. Il 21 marzo dell’anno scorso l’ultima sentenza di merito, oggi confermata dai supremi giudici.
Radiologo, 67 anni, parente dello storico boss di Prizzi Tommaso Cannella, secondo l’accusa, Mercadante sarebbe stato medico di fiducia delle cosche e punto di riferimento dei boss nel mondo della politica. Per gli inquirenti, il medico-politico avrebbe anche fornito ‘il proprio ausilio e la disponibilita’ della struttura sanitaria della quale era socio (l’Angiotac n.d.r.) per prestazioni sanitarie in favore degli associati mafiosi, anche latitanti, e la redazione di documentazione sanitaria di favore, ricevendo, in cambio, l’appoggio elettorale di Cosa nostra in occasione delle regionali in cui era candidato’.
